L’ALLARME CORONAVIRUS IN SICILIA E GLI SBARCHI DI CENTINAIA DI CLANDESTINI A POZZALLO – On. Pippo Gennuso

L’ALLARME CORONAVIRUS IN SICILIA E GLI SBARCHI DI CENTINAIA DI CLANDESTINI A POZZALLO – On. Pippo Gennuso

Oggi ben 276 immigrati a bordo dell’oceano Viking sono sbarcati al porto di Pozzallo. Questo è il secondo sbarco avvenuto dopo l’emergenza del Coronavirus il primo lo scorso 2 febbraio dove dall’Open arms ne sono sbarcati ben 363.
È vero che il sindaco di Pozzallo ha disposto per loro un periodo di restrizione di due settimane ma è anche vero che non avrebbe dovuto permettere il loro sbarco a salvaguardia della popolazione,gli immigrati sarebbero dovuti rimanere sulla nave come disposto infatti dalla capitaneria di porto per il personale di bordo che rimarra’ presso l’imbarcazione stessa per il periodo della quarantena.
Mi sembra doveroso riportare lo sfogo di un’infermiere dell’ospedale di Codogno: «Tutto ciò che dicono non è vero, non c’è niente sotto controllo», lo dice raggiunto telefonicamente dall’Ansa. «È il panico assoluto, l’ospedale è chiuso al pubblico e i parenti dei degenti continuano a chiamare preoccupatissimi per i loro familiari ricoverati, che oggi sono stati sottoposti al tampone». «La mia impressione è che prima hanno lasciato scappare i buoi e poi – riflette l’operatore sanitario – hanno chiuso la stalla».
Dato il particolare periodo le misure da adottare devono essere più ferree simili leggerezze potrebbero costare molto, dato la pericolosità di questo virus che è purtroppo già arrivato in Italia e pare si stia diffondendo a macchia d’olio.