Covid-19. Sulle Madonie la preoccupazione inizia a prendere forma

La vicenda del Covid19 sta mettendo in ginocchio l’intera penisola e la situazione giorno dopo giorno sta prendendo una piaga sempre più triste e spasmodica con effetti che si allargano a macchia d’olio senza guardare in faccia niente e nessuno. Affrontare il problema guardandolo dall’altra parte della barricata è molto diverso dal viverlo in prima persona e questo ora, accomuna tutti gli angoli della terra e soprattutto non c’è differenza alcuna. Nelle piccole realtà la situazione si evidenzia, è già nei piccoli paesi la preoccupazione, l’ansia e il panico è arrivato all’ordine del giorno.

Sulle Madonie lo si vive in modo composto e ordinato nei suoi limiti e con lo “scemo del villaggio” che non manca ovunque si va e si trovi ma si mette in conto giorno dopo giorno il fattore alimenti che iniziano a scarseggiare, e la pressione psicologica e fisica non è più controllabile. Al decreto legge nazionale si aggiungono le ordinanze regionali che si restringono spesso, ma si aggiungono quelle comunali di qualche comune madonita che ha imposto la consegna degli alimenti a domicilio preordinato o, ritirata sull’uscio del negozio.

Una situazione molto restrittiva che penalizza la gente, e soprattutto i commercianti che non hanno personale sufficiente per gestire cassa,ordini per telefono, note e consegna, ritirando ordini e consegnando la spesa ad personam, in aggiunta al fatto di incrementare il magazzino e la sistemazione scaffali.

Pazienza e animi che si surriscaldano e situazione che rischia di scivolare di mano se non si mantiene quella calma che purtroppo in tanti non ha e di rientrare nelle ordinanze di merito , nonostante si debba tenere e mantenere alta la guardia. La speranza di arrivare quanto prima alla conclusione caldeggia nelle menti di tutti ma ancora bisogna attendere tempi che ad oggi sono miraggi

Antonio David