Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia

  1. Campione

L’analisi si basa su un campione di 21.551 pazienti deceduti e positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia.

 

  1. Dati demografici

L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 79 anni (mediana 80, range 0-100, Range InterQuartile – IQR 73-86). Le donne sono 7706 (35,8%). L’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 80 anni – pazienti con infezione 62 anni). Per 1 paziente non era disponibile il dato dell’età. La figura mostra il numero dei decessi per fascia di età. Le donne decedute dopo aver contratto infezione da SARS-CoV-2 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 84 – uomini 79).

Numero di decessi per fascia di età

  1. Patologie preesistenti

Il grafico presenta le più comuni patologie croniche preesistenti (diagnosticate prima di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2) nei pazienti deceduti. Questo dato è stato ottenuto da 1890 deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche. Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,3 (mediana 3, Deviazione Standard 1,9). Complessivamente, 70 pazienti (3,7% del campione) presentavano 0 patologie, 273 (14,4%) presentavano 1 patologia, 400 (21,2%) presentavano 2 patologie e 1147 (60,7%) presentavano 3 o più patologie. Prima del ricovero in ospedale, il 24% dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 seguiva una terapia con ACE-inibitori e il 16% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina). Nelle donne (n=603) il numero medio di patologie osservate è di 3,4 (mediana 3, Deviazione Standard 1,9); negli uomini (n=1287) il numero medio di patologie osservate è di 3,2 (mediana 3, Deviazione Standard 1,9).

  1. Diagnosi di ricovero

Nelle 92,6% delle diagnosi di ricovero erano menzionate condizioni (per esempio polmonite, insufficienza respiratoria) o sintomi (per esempio, febbre, dispnea, tosse) compatibili con COVID-19. In 132 casi (7,3% dei casi) la diagnosi di ricovero non era da correlarsi all’infezione. In 13 casi la diagnosi di ricovero riguardava esclusivamente patologie neoplastiche, in 57 casi patologie cardiovascolari (per esempio infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco, ictus), in 18 casi patologie gastrointestinali (per esempio colecistite, perforazione intestinale, occlusione intestinale, cirrosi), in 44 casi altre patologie.

 

  1. Sintomi

Il grafico mostra i sintomi più comunemente osservati prima del ricovero nei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2. Febbre dispnea e tosse rappresentano i sintomi più comuni. Meno frequenti sono diarrea e emottisi. Il 6,0% delle persone non presentava alcun sintomo al momento del ricovero.

  1. Terapie

La terapia antibiotica è stata comunemente utilizzata nel corso del ricovero (84% dei casi), meno usata quella antivirale (56%), più raramente la terapia steroidea (36%). Il comune utilizzo di terapia antibiotica può essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o è compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. In 377 casi (20,1%) sono state utilizzate tutte e tre le terapie. Al 4,3% dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 è stato somministrato Tocilizumab.

 

  1. Tempi

La figura mostra i tempi mediani (in giorni) che trascorrono dall’insorgenza dei sintomi al decesso (10 giorni), dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale (5 giorni) e dal ricovero in ospedale al decesso (5 giorni). Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso è di 4 giorni più lungo in coloro che sono stati trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non sono stati trasferiti (8 giorni contro 4 giorni).

  1. Decessi in pazienti con meno di 50 anni

Al 20 aprile sono 238 dei 21.551 (1,1%) pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 54 di questi avevano meno di 40 anni (34 uomini e 20 donne con età compresa tra 0 e 39 anni). Di 6 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche, gli altri 38 presentavano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) e 10 non avevano diagnosticate patologie di rilievo.

Sulla base delle indicazioni emanate dal Ministero della Salute nella Circolare pubblicata il 25 febbraio 2020 (protocollo 0005889-25/02/2020), la certificazione di decesso a causa di COVID-19 deve essere accompagnata da parere dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Per questo motivo, è stato creato un gruppo di lavoro dedicato allo studio delle cause di morte dei pazienti deceduti che risultavano positivi all’infezione da SARS-CoV-2.

L’analisi si basa sui dati contenuti nelle cartelle cliniche e nelle schede di morte ISTAT recanti le cause di decesso di questi pazienti.

 

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