La pandemia del coronavirus e il compleanno di Messina Denaro ancora latitante

Chissà dove festeggerà il compleanno Messina Denaro con la pandemia

Metterà la mascherina o userà il distanziamento sociale ?


Il boss latitante oggi compie 58 anni. È ricercato da 27 anni e su di Lui si è detto e scritto di tutto . In questi anni di latitanza ha accumulato diverse condanne definitive all’ergastolo e più visibilità mediatica di un attore famoso. E’ conosciuto in tutto il pianeta. Nell’era del coronavirus , dove tutti sono a casa e tutto è controllato, “lu siccu” riesce ancora a non farsi trovare. Non teme neanche la pandemia?
 Non teme di ammalarsi? Farà fare il tampone a chi ancora lo aiuta?

Oggi Matteo Messina Denaro compie 58 anni. Attorno a Lui è stata fatta terra bruciata per decenni. Migliaia di uomini si sono impegnati in questi 27 anni per arrestarlo. Niente. Il Boss non si prende neanche con il virus. L’italia è bloccata da due mesi e il boss non si trova

“Lu siccu” è riuscito sempre a non farsi beccare. Tutta colpa dei fiancheggiatori abili? Ognuno è libero di credere a cosa vuol credere. Vi è pure chi crede alle favole. La fantasia umana non ha limiti.

Un boss è forte se lo Stato gli consente di diventarlo ,tramite azioni sbagliate , fuori tempo o peggio ancora frutto di depistaggio. Facile scaricare sempre responsabilità ad altri. Eloquente l’esperienza di Teresa Principato sulla mancata cattura del latitante. Anni di attività investigativa per la cattura e tutto bruciato per un “malinteso” con l’ex procuratore Messineo.

Adesso è l’era del coronavirus e tutto è emergenza. Emergenza anche per vecchi boss al 41bis e boss latitanti .

Cosa penserà Messina Denaro del ritorno a casa di alcuni suoi amici boss per il coronavirus? Potrebbe pensare che lo Stato sta mandando segnali precisi a qualcuno per calmare le acque soprattutto al sud dove la bomba economica è pronta a scoppiare? L’imprendibile boss di Castelvetrano, ricercato da 27 anni sa leggere bene in questi messaggi. Lui sa molto delle vergogne di Stato.

Lui era presente nella stagione delle stragi. E come dice Di Matteo uno dei suoi punti di forza sono le sue segrete informazioni sulle stragi. Una cosa è certa : il boss imprendibile non potrà certo festeggiarlo a casa, o in compagnia dei familiari. Quasi tutti i suoi parenti sono in carcere E poi ,la latitanza non vale la candelina. Messina Denaro continua ad essere ricercato ovunque. Le recenti inchieste lo davano in Veneto e in Lombardia. Altre all’estero . Con la pandemia scoppiata al nord non sappiamo se ci sia rimasto. Come hanno detto alcuni pentiti “Lu siccu” pare sia cagionevole di salute. Un colpo di Coronavirus ci potrebbe liberare definitivamente del boss. Il Covid 19 passerebbe alla storia. Certo, se la vita di Messina Denaro dovesse finire per colpa di un virus, in molti ci rimarrebbero male. Alcuni, per non avere avuto la gloria di mettergli le manette da veri e ligi uomini dello Stato. Altri ,perchè morendo Lui, diminuisce il mercato dell’antimafia di potere fatta di carriere, soldi e allasamenti fittizi. Altri ancora, per la semplice ragione che porterebbe nella tomba tante verità sugli anni 90 e che potrebbero svelare molto sulle barbare uccisioni di Falcone e Borsellino. Certo, se il Coronavirus continuerà a girare nell’aria, per il boss , sono dolori. Visto che in questi anni, secondo le inchieste, avrebbe girato mezzo mondo, “futtennusinni” di Polizia , Carabinieri e GDF, il boss castelvetranese, “avissi annagghiari” per il coronovarius? Non è mai capitato che un criminale venisse bloccato da un virus. Sarebbe un unicum. Un grande boss futtutu da una pandemia. I suoi colleghi boss al 41 bis , oggi tornati a casa , se ne farebbero risate e a palate. L’assurda situazione sarebbe: “noi con il virus fuori e tu arrestato“.

Fuori da ogni metafora sulla latitanza di Matteo Messina Denaro rimane poco per ridere. Anzi, si dovrebbero versare lacrime . Tantissime lacrime di rabbia e di dolore . In primis per le tante vittime causate dalla sua azione criminale. L’elenco su cui piangere in questi anni si è di molto allungato. Molte le lacrime per la distruzione di un territorio e di una comunità senza ancora avere centrato l’obiettivo dell’arresto. Territorio, quello del latitante, dove moltissimi hanno pagato a caro prezzo la mancata cattura di Messina Denaro. Come sempre accade nelle guerre, c’è chi si arricchisce e chi muore( i furbi in Italia riescono sempre a farla franca e ad ingrassare il conto in banca). Lacrime per le tante persone devastate dalla mafia , dagli errori commessi dallo Stato con i tanti beni confiscati e distrutti . Lacrime per i tanti innocenti finite in carcere per colpa sua , nelle varie azioni giudiziarie a cui è stata distrutta la vita senza centrare l’obiettivo. Lacrime infine, per avere distrutto il futuro a tanti ragazzi che hanno lasciato la Sicilia per la grave crisi economica e per la strana guerra dello Stato fatta a certi boss..

E dopo tutto questo periodo di devastazione, anche il Coronavirus a complicare le cose. Si potrebbero aggiungere tante altre attività fatte male o non fatte nella lotta alla mafia. L’unica cosa che si può aggiungere adesso, in piena pandemia, è la speranza. Quella speranza cristiana che aiuta l’uomo a risollevarsi. Una speranza forte che ci faccia credere che Matteo Messina Denaro verrà arrestato . Quella speranza di sapere la verità su tutto e che smentisca quel forte sospetto che, la sua latitanza sia legata al suo sapere sulle stragi e del possibile coinvolgimento di uomini delle istituzioni.

 

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