Nomi eccellenti nell’inchiesta della procura di Agrigento su girgenti acque

QUESTI I PRIMI DESTINATARI:

Questi gli indagati nell’inchiesta della procura di Agrigento.

Presidente di “Girgenti Acque”, Marco Campione,

Angelo Alfano, padre del ministro degli Esteri,

il prefetto di Agrigento Nicola Diomede,

l’ex governatore Raffaele Lombardo e il fratello Angelo,

l’ex presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi,

l’ex presidente del Cga Raffaele De Lipsis,

gli ex deputati nazionali e regionali Riccardo Gallo Afllitto

Angelo Capodicasa,

Giovanni Panepinto,

Enzo Fontana,

Pasquale Leto, ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento,

l’ex direttore dell’Inps Gerlando Piro,

il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella,

Salvatore Aiola,

Giacomo Antronaco,

Silvio Apostoli,

Giuseppe Arcuri,

Pietro Arnone, amministratore di Hydortecne

Bernardo Barone,

Filippo Caci,

Giuseppe Carlino,

Lelio Castaldo,

Francesco Castaldo,

Giovanni Caucci,

Vincenzo Corbo,

Salvatore Cossu,

Piero Angelo Cutaia,

Antonio D’Amico,

Domenico D’Amico,

Luigi D’Amico,

Carmelo Dante,

Igino Della Volpe,

Leonardo Di Mauro,

Pietro Di Vincenzo,

Salvatore Fanara,

Arnaldo Faro,

Filippo Rosario Franco,

Salvatore Gabriele,

Diego Galluzzo,

Calogerino Giambrone,

Gerlando Gibilaro,

Giuseppe Giuffrida,

un altro Giuseppe Giuffrida,

Flavio Gucciardino,

Ignazio La Porta,

Francesco Paolo Lupo,

Maria Rosaria Macaluso,

Piero Macedonio,

Giuseppe Marchese,

Giuseppe Milano,

Calogero Patti,

Giuseppe Pitruzzella,

Gian Domenico Ponzo,

Vincenzo Puzzo,

Fulvio Riccio,

Giancarlo Rosato,

Antonino Saitta,

Luca Cristian Salvato,

Giuseppe Maria Scozzari,

Carlo Sorci,

Alberto Sorrentino,

Gioacchino Michele Termini,

Emanuele Terrana,

Maria Terrana,

Giuseppe Maria Saverio Valenza,

Carmelo Vella,

Rino Vella,

Calogero Vinti,

Roberto Violante.

Come si legge sul quotidiano La Sicilia, resta calda l’indagine della Procura della Repubblica di Agrigento sulla presunta rete affaristica con decine di presunti episodi di corruzione legati alle assunzioni a Girgenti Acque. Una vicenda giudiziaria che due anni fa ebbe effetti sconvolgenti per gli equilibri anche istituzionali della provincia, avendo coinvolto non solo politici, professionisti, ma anche l’ormai ex prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, per questi fatti rimosso dall’incarico. Le accuse sono: associazione a delinquere, corruzione, truffa, riciclaggio e false comunicazioni sociali.

La prima tranche dell’inchiesta con 81 persone iscritte sul registro degli indagati è di fatto conclusa e a breve partiranno gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari.

Inoltre con il primo filone ben delineato, coinvolgendo imprenditori, avvocati, politici, portaborse, giornalisti e altri personaggi, le indagini condotte in questi mesi dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, con i sostituti Russo e Vetro, coordinati dal procuratore capo Luigi Patronaggio avrebbero portato all’iscrizione sul registro degli indagati di altri soggetti.

Dopo due anni di attesa – con Girgenti Acque sotto commissariamento – l’ora della sintesi è sul punto di scoccare, delineando i contorni di una vicenda che ha fatto tremare i palazzi del potere, non solo agrigentino.

Salvatore Petrotto