Inchiesta corruzione nella sanità siciliana: Damiani e Manganaro si avvalgono della facoltà di non rispondere al GIP

Corruzione nella sanità, Damiani e Manganaro non rispondono al gip. Sequestrati tutti i faldoni delle gare affidate negli ultimi anni

Sono cominciati oggi gli interrogatori di garanzia dei dieci arrestati del blitz della guardia di finanza di giovedì sulla corruzione nella sanità siciliana. Questa mattina sono comparsi davanti al gip Claudia Rosini il manager dell’Asp di Trapani Fabio Damiani (difeso dall’avvocato Fabrizio Biondo) e il faccendiere Salvatore Manganaro (assistito da Ninni Reina), i due arrestati sottoposti alla misura di custodia cautelare in carcere. Entrambi hanno scelto di non rispondere alle domande del giudice nell’interrogatorio che si è tenuto nel carcere Pagliarelli. Domani toccherà agli altri otto finiti ai domiciliari, fra cui l’ex manager dell’Asp di Palermo Antonino Candela, uno dei personaggi chiave dell’indagine coordinata dai sostituti procuratori Giacomo Brandini e Giovanni Antoci.

Fonte: Repubblica