I tweet antimafia di Lumia: ne avesse azzeccato uno!

Pubblichiamo un’ulteriore sfilza di tweet di solidarietà dell’ex senatore antimafia per eccellenza, Beppe Lumia. L’eminenza grigia dell’antimafia di professione sostiene, con la mente e col cuore, in questi così come in altri tweet, i tanti presunti eroi dell’antimafia, e tra questi anche Antonio Candela, arrestato per tangenti la settimana scorsa. Poi non poteva mancare Rosario Crocetta, il rivoluzionario da baraccone, sotto inchiesta e sotto processo un po’ ovunque, del quale Lumia era il principale consigliere e che seguiva come un’ombra. Poi c’è Maria Grazia Brandara, attuale sindaco di Naro, anche lei sotto inchiesta e sotto processo in varie Procure, ed appartenente al cerchio magico, vicino e/o dentro ‘il sistema Montante’. La Brandara, verso la quale, il Lumia non tarda ad esprimere la sua solidarietà a più riprese, avrebbe ricevuto, così come l’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, delle intimidazioni da parte della mafia. Quale mafia non si sa, visto che è stata pizzicata ed intercettata mentre tentava di consegnare, nel 2015, assieme all’allora ex vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, una borsa piena di denaro ad Antonello Montante, già condannato a 14 anni di reclusione per associazione a delinquere, corruzione e spionaggio. Non poteva mancare un tweet di pieno sostegno e di solidarietà di Lumia, anche a favore di Montante in cui, nel 2012, si complimenta per la sua elezione a presidente di Confindustria Sicilia. Montante era grande amico di Lumia, di Crocetta, ed ovviamente della stessa Brandara e della Lo Bello. Gli attestati di solidarietà, ma anche le interrogazioni parlamentari, con cui sferrava dei feroci attacchi contro chi si opponeva ai suoi ‘apostoli dell’antimafia’, com’è è ormai noto a tutti, per l’ex senatore Lumia erano come il pane quotidiano, servivano a sostenere i vari Montante, Candela, Helg, Crocetta, Brandara; tutti personaggi, guarda caso, che per lo meno facevano il doppio gioco: apparentemente integerrimi, fondamentalmente invece risultano tutti quanti arrestati e/o condannati e processati per vari reati. Adesso al Lumia resta da sperare che non cadano nella polvere le ultime due carte che gli restano da giocare. Ci riferiamo a Giuseppe Antoci e Paolo Borrometi che continuano a scorrazzare da una TV di Stato all’altra, per gridare al mondo intero che solo loro, e nessun altro in Italia, sono gli alfieri numero 1 e numero 2 della lotta alla mafia. La qual cosa ci ricorda un po’, non ce ne vogliano i due interessati professionisti dell’antimafia, il giornalista campano De Michele che, fino a qualche settimana fa sembrava la Madonna pellegrina della lotta alla camorra. Salvo poi scoprire, per sua stessa ammissione che, un paio di attentati se li era fatti lui, apposta, per accreditarsi come vittima della camorra. Un dubbio del genere, se permettete, è assai lecito, dopo quello che è successo con gli improbabili eroi antimafia o antiracket sponsorizzati da Lumia, quali i vari Montante, Crocetta, Candela, Helg e Brandara; tutti quanti, come detto, poi risultati pienamente invischiati in varie vicende giudiziarie. Staremo a vedere. Intanto ci rileggiamo, a distanza di tempo, questo caleidoscopio di tweet di solidarietà di Lumia che, oggi, sembra la cartina di tornasole di una stagione di falsa lotta alla mafia che ha finito col favorire un sistema di potere criminale, che sta per essere messo tutto quanto alla sbarra.