Il caso Amara. Patteggiamento a Messina del suo socio Calafiore: un oltraggio alla giustizia

Il patteggiamento di Calafiore un OLTRAGGIO alla giustizia. Presentato ricorso in Cassazione

Questo Sostituto Procuratore Generale (n.d.r. Felice Lima) teme sommamente il c.d. “giudice etico” e ritiene convintamente che compito del giudice sia applicare con umiltà le leggi senza lasciarsi sedurre dalla pericolosa ambizione di “fare giustizia”. Ma, ciò posto, la consapevolezza di non dovere avere la pretesa di “fare giustizia” non può esimersi dall’evitare di oltraggiare la giustizia. E tale, francamente, “un oltraggio alla giustizia” appare infine l’esito di un giudizio per il quale, per reati dalla enorme gravità di quelli rubricati a carico dell’avv. Calafiore, sono state comminate le pene”. Pene che il sostituto Lima elenca con precisione per ognuno dei capi di imputazione, una trentina, pene che vanno da un minimo di 12 giorni a un massimo di 30 giorni di reclusione fino a 407 giorni totali, ma ridotti, grazie al rito abbreviato, a 286 e aumentati infine a 11 mesi come continuazione alla pena inflitta nel procedimento romano.

Ma per indicare la profonda iniquità del patteggiamento concordato e accordato a Calafiore, il dottor Felice Lima si avvale, significativamente, di altri giudizi ben più gravi nella richiesta delle pene a fronte di reati decisamente di minor peso rispetto a quelli commessi, e riconosciuti, da Calafiore. Solo due esempi, uno dello stesso dottor Pagana – la condanna a 10 anni di un ladro d’auto – e uno di un altro giudice dello stesso ufficio – 4 anni e sei mesi per il furto di alcune uova di Pasqua.