2 giugno: La lezione di democrazia del GIP di Verbania, la liberazione di Brusca e quel poco , anzi pochissimo , di Repubblica da festeggiare

Cosa rimane da festeggiare in un paese giustizialista e con una classe dirigente poco preparata e lobbista? Cosa direbbe Calamandrei o De Gasperi sentendo che a Roma, Azeglio Ciampi ,diventa Azelio? Cosa direbbe Pietro Nenni sulle toghe che fanno quello che vogliono, in nome di Falcone e Borsellino ,magistrati illustri che si rivoltano ancora nelle loro tombe, per tutto quello che hanno nascosto e depistato i loro colleghi sulle stragi? Cosa si può festeggiare? Forse la libertà tanto agognata dai liberatori della dittatura fascista? Non scherziamo. Oggi in Italia la libertà e il diritto sono fortemente in pericolo. In un Paese dove la magistratura e la stampa di regime sono armi di potere e la politica è forte solo quando usa il giustizialismo. Oggi non si può si festeggiare la Repubblica costituzionale. Ogni giorno la Costituzione viene offesa. I partigiani non avrebbero mai pensato ad un Italia in cui la magistratura fa politica ed è più potente della stessa politica. Una nazione dove un PM non offrirà il caffè al suo collega Gip perchè è stato se stesso

C’è un gip a Verbania che ha avuto il coraggio di non farsi condizionare da Pm e stampa collegata. HA fatto il suo mestiere senza pregiudizi. Cosa rara e quasi impossibile in altre procure.” La ragione dell’infelicità italiana è un sistema in cui i giudici fanno i giornali e i giornalisti emettono le sentenze Perché non siete felici? Dovete essere felici, l’Italia è un paese democratico», ha detto la gip che ha scarcerato gli indagati del Mottarone ai cronisti che la incalzavano facendo eco alle proteste della procura. Una mazzata al sistema che vede in linea schierata Pm Gip e giornalisti contro gli indagati.
Nel giorno in cui si festeggia la Repubblica, poche persone meriterebbero di essere celebrate, per quanto hanno fatto in difesa delle sue istituzioni e dei suoi principi costituzionali, più della giudice per le indagini preliminari di Verbania, Donatella Banci Buonamici.

Fosse anche solo per come ieri, ai giornalisti impegnati a inseguirla e incalzarla con le critiche della procura alla sua decisione di scarcerare alcuni indagati per la tragedia del Mottarone, ha detto candidamente, mentre si allontanava: «È il sistema, dovreste ringraziare che il sistema è così… e invece sembra che non siate felici. Perché non siete felici? Dovete essere felici, l’Italia è un paese democratico».

Fonte: LINKIESTA