Saguto: brusca pentito a metà ha ancora il suo patrimonio

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Noto con piacere che Silvana Saguto sta bene: è dimagrita, ha ritrovato il sorriso, il sex appeal, quello sguardo intenso che ha fatto innamorare perdutamente centinaia di imprenditori che hanno avuto la fortuna di soggiornare in quella meravigliosa oasi del diritto che era la sezione misure di prevenzione.

Se la Saguto sa dove Brusca ha nascosto i beni, perché non li ha sequestrati? La legge stabilisce che il Tribunale “anche d’ufficio” può sequestrare i beni.

Giustamente, era più facile e redditizio sequestrare il Cavallotti di turno che non è capace di torcere un capello a nessuno.

Le dichiarazioni di Brusca, come le dichiarazioni di tanti pentiti, sono state prese col beneficio d’inventario: quando diceva qualcosa di utile veniva creduto, negli altri casi no.

Così, quando Brusca davanti alla Saguto ha detto che i lavori di metanizzazione a Monreale la mia famiglia li aveva avuti “senza bisogno dell’intervento di Cosa Nostra”, la Saguto semplicemente non lo ha creduto. O forse non aveva sentito bene le sue dichiarazioni. Forse aveva avuto un calo di zuccheri quando ha riletto le trascrizioni.

Ha scritto che quel lavoro – non si sa come – ce lo aveva dato la mafia. Esattamente il contrario di quel che aveva detto Brusca.

Detto questo, non possiamo fare paragoni tra chi ha scannato centinaia di cristiani con la violenza più brutale e chi ha diversamente ucciso, dopo averli saccheggiati con una legge violenta, centinaia di innocenti e che non perde la loquacità.

Ma basta guardare il suo sorriso per innamorarsi e ritornare a sognare.

Pietro Cavallotti