Variante delta covid19 in aumento in Sicilia, emergono nuovi casi

Comincia a destare una certa preoccupazione in Sicilia il contagio da covid19 legato alla variante delta. Sulla base dei nuovi dati elaborati dall’Iss (istituto superiore di sanità) e provenienti dall’anagrafe nazionale vaccini e dalla sorveglianza integrata, la Sicilia risulta fra le regioni con il maggior incremento di casi: se ne registrano 201, superati soltanto da Lombardia (230) e Calabria (226). Come oggi riporta il Giornale di Sicilia di contagiati nell’isola ne sono stati individuati altri 10, tutti giovanissimi rientrati dalla Spagna e trovati positivi all’accertamento effettuato al loro rientro all’aeroporto di Punta Raisi.

Già dallo scorso 16 giugno la variante Delta, l’incrocio tra quella indiana e quella inglese, era arrivata anche in Sicilia: in quella giornata infatti risultarono contagiati 10 migranti, arrivati a Lampedusa dal Bangladesh seguendo la rotta libica. Erano tutti asintomatici e subito posti in isolamento in una nave-quarantena ancorata al largo delle coste della più grande delle Pelagie.

La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia e oltre al tracciamento dei casi e al completamento dei cicli vaccinali è necessario rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale. Lo si legge nella bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull’andamento dei contagi da coronavirus in Italia, ora all’esame della cabina di Regia. Il vaccino contro il Covid-19, se si sono completate le due dosi previste, è efficace circa all’80% nel proteggere dall’infezione e fino al 100% nel proteggere dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età. L’età mediana dei nuovi casi di Covid in Italia è 31 anni, ricoverati 52, 63 anni per la terapia intensiva e 78 l’età mediana della mortalità. “I vaccini di cui disponiamo sono estremamente efficaci nel prevenire le forme gravi della malattia, se viene completato il ciclo vaccinale, mentre hanno una buona efficacia nella prevenzione delle infezioni”, ha evidenziato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.