DDL EDILIZIA: QUANTI IPOCRITI A SINISTRA!

Gridano alla sanatoria ma ai tempi di Crocetta avevano fatto lo stesso

Proviamo a spiegare cosa è successo all’ARS nel ddl sull’edilizia che è stato trattato due giorni fa e che è in attesa del voto definitivo.

La sinistra siciliana grida alla sanatoria dell’abusivismo e getta sulla questione una pesante cortina fumogena difficile da eliminare e annuncia che chiederà al governo nazionale di impugnare la norma.

L’oggetto dello scandalo è l’approvazione di un articolo che riprendendo la legge 326 del 2003 (terzo condono nazionale) chiarisce i limiti entro i quali possono essere esaminate le domande di quel condono relative ad abusi in aree di inedificabilità relativa.

Si tratta di domande che per la mancata chiarezza di alcune norme non sono state neanche esaminate da molti comuni.

Nella scorsa legislatura, attraverso due circolari di fatto simili all’articolo oggi sotto osservazione, il governo Crocetta e i suoi assessori al territorio avevano cercato di fare lo stesso. Ovviamente però le circolari, non avendo valenza di legge, non sbloccarono quasi nulla.

In quelle occasioni però gli ipocriti della sinistra rimasero in silenzio.

«Non si tratta di sanatoria – dice l’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro. Questa norma ripristina la certezza del diritto assente in Sicilia da oltre 20 anni in tema di edilizia in ragione della mancata attuazione della legge 326 del 2003. Sono fiducioso sul fatto che la legge non verrà impugnata dal Consiglio dei Ministri, – continua Cordaro – ma, se ciò dovesse malauguratamente accadere, finalmente “costringeremo” la Corte Costituzionale ad esprimersi attraverso principi di diritto definitivi sul punto».

“Assistiamo ancora una volta – dicono i deputati di Attiva Sicilia che sono stati determinanti nell’approvazione dell’articolo – alle solite mistificazioni per cui una legge che ha l’obiettivo da tutti condiviso di dettare regole contro ogni forma di abusivismo e che serve ad evitare assolute ingiustizie costruite sul vuoto normativo venga spacciata per una legge di sanatoria. Noi vogliamo regole, certe e inoppugnabili, – continuano i deputati di Attiva Sicilia -, vogliamo che chiunque abbia chiaro ciò che è possibile fare e ciò che è assolutamente vietato, vogliamo il ripristino di uno stato di diritto proprio in difesa e a tutela del nostro territorio, delle nostre coste, del nostro patrimonio storico e ambientale”.

Evidentemente però la sinistra ha iniziato la sua campagna elettorale.

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