Incendi in Sicilia, emergenza nazionale

Il presidente della Regione, Musumeci, dopo un sopralluogo e un incontro con i sindaci, delibera la richiesta al governo nazionale della dichiarazione d’emergenza incendi.

In Sicilia è l’estate delle gravi emergenze, incendi e sbarchi. Musumeci ha invocato dal governo nazionale la dichiarazione dello stato d’emergenza per l’immigrazione, ma il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, ha risposto picche al presidente della Regione ritenendo che il suo allarme fosse eccessivo se non infondato. Ancora Nello Musumeci ha dichiarato lo stato di emergenza incendi in Sicilia, e adesso, rivolgendosi al governo Draghi, invoca che allo stesso modo si proceda da Roma. La preghiera di Musumeci è successiva ad un sopralluogo nei Comuni che maggiormente sono stati devastati dal fuoco. A bordo di un elicottero della Polizia, lui ha sorvolato le aree delle Madonie e dei Nebrodi, per rendersi conto dei danni causati dalle fiamme. Poi, a terra, insieme al capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, e al dirigente generale dell’assessorato all’Agricoltura, Dario Cartabellotta, ha incontrato i sindaci di Gangi, Geraci Siculo, San Mauro Castelverde, Collesano, Scillato, Campofelice di Roccella, Pollina, Castel di Lucio, Mistretta, Nicosia, Valledolmo e Petralia Soprana. E poi Nello Musumeci ha spiegato: “Ho voluto incontrare i sindaci dei Comuni i cui territori sono stati flagellati dagli incendi, e gli abbiamo assicurato l’intervento del governo regionale con provvedimenti di sostegno e di ristoro. Abbiamo già dichiarato lo stato di crisi e di emergenza e ora deliberiamo la richiesta dello stato di emergenza nazionale. Speriamo che da Roma arrivino segnali positivi. Noi, intanto, attraverso il bilancio regionale, stiamo approntando le risorse per fare fronte alle prime spese necessarie affinché gli agricoltori possano riprendere la loro attività” – conclude. Infatti, la giunta regionale, riunita in seduta straordinaria, ha appena deliberato lo stato di crisi e di emergenza per sei mesi al fine di applicare la relativa legge regionale numero 13 del 2020 su interventi urgenti a sostegno delle aziende zootecniche per fronteggiare le necessità legate soprattutto alla sopravvivenza del bestiame. Per accedere al beneficio gli allevatori dichiareranno alla Protezione civile siciliana, secondo i dettagli che saranno resi noti nell’avviso pubblico, la superficie a pascolo in fiamme, lo stoccaggio di fieno distrutto e il numero di capi detenuti. Saranno ristorate anche le spese necessarie al ripristino delle recinzioni delle aree destinate a pascolo. Dopo una rapida verifica da parte dell’Ispettorato agrario competente, da compiersi entro il limite di 24 ore, la Protezione civile provvederà ad accreditare la somma che occorre. E nel frattempo il presidente della Regione ha assunto poteri commissariali sugli incendi per risparmiare tempo rispetto alle procedure nazionali. Solo durante lo scorso fine settimana vi sono state rovine per almeno 10 milioni di euro, tra boschi, allevamenti, terreni agricoli e diversi edifici. E la Regione ha ottenuto fino al prossimo 17 agosto il sostegno di squadre antincendio dal Nord.

fonte teleacras angelo ruoppolo