Spazzatura, Aldo Mucci (Sgb): “Agrigento Favara e Canicattì: la grande puzza. E le Rti – capofila Iseda – guardano le stelle… Si revochi l’appalto!!!”

“Per chi non avesse compreso la gravità, sia dal punto di vista igienico sanitaria, lavorativa e di scarsa considerazione verso i cittadini, già offesi dai cumuli di spazzatura giacenti da settimane nel territorio, riteniamo necessaria una cronistoria della “Grande Puzza” che attraversa Agrigento e Favara.  Cominciamo da quella più grave, più eclatante: Favara. I netturbini in astensione dal lavoro, si sono incatenati dinanzi al portone del Comune per manifestare il loro disagio  per il mancato pagamento dello stipendio, che con  la fine del mese di marzo arrivano a 4 mensilità. (Ormai, con cicliche cadenze, gli operatori ecologici si astengono dal lavoro reclamando legittimamente il pagamento di mensilità pregresse. Un ritardo nel ritardo rispetto a quanto previsto dal contratto). Un colpo durissimo per le attività ricettive e per l’immagine del paese, oltre che per i cittadini che si trovano a convivere per l’ennesima volta con una situazione tale da configurare, come certificato dall’Asp, una emergenza sanitaria. Il sindaco Alba, scrive al Presidente della Regione Musumeci.
Nella missiva, chiede un intervento finalizzato a sbloccare i trasferimenti finanziari del Fondo perequativo. Dal palazzo di Piazza Indipendenza, naturalmente, tutto tace. Nel frattempo, il sindaco Alba  firma una ordinanza contingibile ed urgente ai sensi dell’articolo 191 del decreto legislativo 152/06 che impone agli operatori di tornare al lavoro.
La Prefettura dice no. Le ditte “le stelle” stanno a guardare come direbbe A.J Cronin. Nessuno, tra amministratori e politici si prende la briga di andare a sbirciare il favoloso contratto milionario, per vedere se in qualche comma, magari scritto a caratteri minuscoli, esista una clausola che conduca alla responsabilità dell’RTI. Nessuno alza il dito per indicare la disorganizzazione dell’RTI Iseda capofila. Nessuno ne fa cenno nei “comizi” in vista delle amministrative. Eppure la puzza c’è. Ad Agrigento, una città per nulla spazzata, piena di erbacce, per non parlare di San Leone. Anche ad Agrigento come a Favara,  sono i cittadini a creare questa sporcizia perché non educati al rispetto dell’ambiente? A Canicattì le cose sono diverse?
Il personale delle ditte che gestiscono il servizio sul territorio comunale hanno incrociato le braccia. I rifiuti soprattutto quelli organici hanno iniziato a fermentare sia dentro che fuori le abitazioni. La situazione è peggiorata per l’abbandono indiscriminato nelle zone periferiche di tonnellate di rifiuti. Torna prepotentemente  la Grande puzza o Grande fetore come nell’estate del 1858 a Londra, durante la quale la mancata raccolta dei rifiuti creò un impatto di portata sociale e politica tale da rimanere un importante episodio nella storia della città. Sono trascorsi 168 anni, non siamo a Londra ma la storia è simile. L’unica cosa che manca è l’impatto SOCIALE e POLITICO che dovrebbe creare i presupposti per chiedere ad alta voce, l’immediata revoca dell’appalto”.