Covid19, zona arancione in salsa siciliana per 11 comuni, disastro Siracusano, salve le elezioni a Vittoria

Prorogata fino a giovedì 9 settembre la “zona arancione” a Barrafranca, nell’Ennese, e a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, firmata ieri sera.

Si tratta, però, di una zona arancione in salsa siciliana. In questi due Comuni continuerà a essere consentita l’attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, pur mantenendo il limite massimo di quattro persone al tavolo (limite che non vale per i conviventi) e l’obbligo di green pass per i locali al chiuso. In pratica resta in vigore l’ordinanza del 31 agosto, attiva dal primo settembre, adottata per la constatazione del superamento del 70% dei vaccinati almeno in prima dose. Le misure adottate per la ristorazione sono quelle della zona gialla attiva in tutto il resto della regione. Restano chiuse le sale cinematografiche e gli spettacoli e, in teoria, in vigore un coprifuoco sulla cui imposizione esistono mille dubbi normativi.

Con la stessa ordinanza viene introdotta, da sabato 4 a martedì 14 settembre (compreso), la “zona arancione” in altri nove Comuni siciliani, di cui otto nel Siracusano. Si tratta di Augusta, Avola, Pachino, Noto, Portopalo di Capo Passero, Rosolini, Ferla, Francofonte, in provincia di Siracusa, e Catenanuova in provincia di Enna.

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