Cyber Resilience Act e polo informativo europeo sulla difesa cibernetica

Cyber Resilience Act e polo informativo europeo sulla difesa cibernetica
di Davide Maniscalco, Coordinatore regionale Aidr per la Sicilia,
Privacy Officer e Capo delle relazioni istituzionali Swascan – Tinexta
Group

In un ecosistema digitale sempre più interattivo ed eterogeneamente
interconnesso gli attacchi informatici con finalità di sabotaggio di
infrastrutture strategiche europee nei settori dei trasporti, dei
servizi pubblici e dell’industria ovvero di destabilizzazione di
sistemi democratici o, ancora, di spionaggio industriale e
scientifico-tecnologico, hanno subito una impennata esponenziale.
Anche gli attacchi cibernetici alle infrastrutture cloud hanno subito
un brusco incremento nel trascorso anno.
Appare sempre più evidente che all’aumento della superficie del
rischio consegua un aumento delle vulnerabilità esposte agli attacchi
informatici su larga scala.
Ad avvalorare uno scenario piuttosto preoccupante è anche l’Agenzia
europea per la sicurezza informatica, ENISA, secondo cui gli attacchi
alle catene di approvvigionamento europee si quadruplicheranno nel
corso del 2021, rispetto allo scorso anno.
Solo per citarne alcuni, basti ricordare gli attacchi ransomware
Kaseya, colonial pipeline che su larga scala hanno impattato su
infrastrutture sanitarie e dell’energy.
Per queste ragioni, la Presidente Ursula von der Leyen, nel suo
discorso sullo Stato dell’Unione 2021 ha testualmente dichiarato che “
(…) Se tutto è connesso, tutto può essere hackerato. Poiché le risorse
sono scarse, dobbiamo unire le forze. (…) Questo è il motivo per cui
abbiamo bisogno di una politica europea di ciberdifesa, che includa
una legislazione che stabilisca standard comuni nell’ambito di una
nuova legge europea sulla resilienza informatica.”
La minaccia informatica è invero nell’agenda europea da diversi anni
ed affrontarla in modo strutturato e coordinato, sul piano della
sicurezza e della difesa cibernetica sia civile che militare, è
diventato progressivamente prioritario anche sul piano geo-strategico,
attraverso l’imprescindibile sviluppo di leadership europea sulle
tecnologie avanzate (quantistica in primis), infrastrutture più
sicure, standard e requisiti comuni ed un efficace sistema di
info-sharing associato ad una funzionale attività di cyber-diplomacy a
fini di deterrenza.
In tale prospettiva, tra Digital Europe, Horizon Europe e Fondo
Europeo per la Difesa, è essenziale che l’Europa continui ad investire
risorse per aumentare il livello di sicurezza e resilienza complessivo
dell’Unione e, come affermato dalla Presidente von der Leyen diventare
“leader nella sicurezza informatica, attraverso un’autentica politica
europea di difesa informatica, preordinata a proteggere, individuare,
difendere e scoraggiare”.
L’ecosistema normativo del Regolatore europeo, coerentemente con la
European cybersecurity strategy ed il correlato Action Plan, ha già
creato un importante framework strategico che determina le condizioni
per l’attuazione di una politica europea sulla sicurezza informatica
che passa per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie avanzate sulle
quali affermare progressivamente la sovranità tecnologica europea, il
partenariato pubblico-privato e la cooperazione internazionale.
A ciò dovrà aggiungersi l’ulteriore strumento normativo dello European
Cyber Resilience Act che rientra tra gli obiettivi dichiarati dalla
Presidente VdL al fine di aumentare resilienza europea attraverso la
creazione di standard comuni europei di sicurezza informatica per i
prodotti ed i servizi del mercato unico digitale unitamente alla
creazione di polo informativo comune sulla sicurezza del quinto
dominio europeo.
Sul piano tecnico ed operativo la resilienza collettiva non può
prescindere da una strutturata azione sinergica europea di tipo
preventivo e predittivo e non soltanto proattivo.
In tale direzione diventerà sempre più strategica l’integrazione di
sistemi e tecnologie, con specifico riferimento ai sistemi di
Artificial Intelligence in ambiente cibernetico e lo sviluppo della
“fertilizzazione” incrociata tra industrie civili, della difesa e
quelle spaziali, attraverso l’intensificazione delle attività di
sensibilizzazione e di partenariato industriale e scientifico nelle
tecnologie critiche.
In questo scenario, l’istituzione del Centro di competenza sulla
cybersecurity (CCC) e la rete dei centri nazionali di coordinamento
contribuiranno a proteggere l’economia e la società europea dagli
attacchi informatici, mantenendo e promuovendo l’eccellenza della
ricerca e rafforzando la competitività dell’industria dell’UE in
materia di sicurezza informatica.
Inoltre, il programma spaziale dell’UE continuerà a sviluppare
soluzioni tecnologiche funzionali alla sicurezza informatica anche
attraverso la realizzazione di un sistema di comunicazioni sicure
globali basato sullo spazio dell’UE che fornirà l’accesso alla
connettività ad alta velocità attraverso un’infrastruttura spaziale
multi-orbita.
Dunque, a tendere, la connettività ad alta velocità e le comunicazioni
europee saranno protette da sistemi di crittografia quantistica,
tecnologicamente integrati, che si connoteranno soprattutto per il
livello di resilienza agli attacchi informatici su larga scala.
Sul piano della proattività operativa e tecnica, sarà determinate
l’istituzione della rete europea dei Security Operation Center che,
avvalendosi dei nuovi trovati tecnologici o dell’integrazione dei
sistemi interagiranno sempre più sinergicamente e virtuosamente con i
SOC nazionali e quelli del settore privato, per rilevare e gestire in
modo efficiente gli attacchi cibernetici nonché per creare le
condizioni per la creazione di uno spazio informativo condiviso da far
convergere con le informazioni provenienti dai SOC militari nazionali
e, a tendere, europeo.
In tale prospettiva sarà determinante anche l’istituzione della Joint
Cyber Unit già presentata nell’ambito della Cybersecurity Union
Strategy che, nello sviluppo della capacità operativa di gestione
delle crisi e solidarietà europea beneficerà a tendere dell’ulteriore
coordinamento operativo e tecnico della Joint Situation Awareness
Center che verrà istituita nel framework del preannunciato Cyber
Resilience Act.