Stop al green pass per entrare in Parlamento, il Tribunale Ue lo sospende su ricorso di una palermitana

“Grazie ad una sospensiva decisa dal Tribunale dell’Ue da lunedì 8 novembre per me e altri quattro colleghi deputati e per i lavoratori del Parlamento Europeo che hanno fatto ricorso, non sarà necessario esibire il green pass per accedere al Parlamento europeo fino alla decisione della Corte nel merito”: lo ho annunciato su Twitter l’europarlamentare Francesca Donato rendendo noto il provvedimento del presidente del Tribunale Marc van Der Woude.

Segnale positivo per i no  green pass

“Si tratta di un segnale molto positivo – spiega Francesca Donato – grazie a questa decisione temporaneamente io e i miei colleghi ma anche i lavoratori dell’Europarlamento che hanno promosso il ricorso contro l’imposizione del Bureau, non saremo più tenuti a presentare il green pass e potremo accedere agli edifici del Parlamento con la semplice presentazione di un autotest negativo”.

Il testo della sospensiva del giudice Van Der Woude parla chiaro: “appare necessario, nell’interesse di una buona amministrazione della giustizia, sospendere l’esecuzione della decisione impugnata limitando le condizioni di accesso dei ricorrenti ai locali del Parlamento europeo al requisito di un autotest negativo. In caso di risultato positivo, questo test deve essere seguito da un test PCR. In caso di esito positivo di quest’ultimo test, il Parlamento europeo può rifiutare ai richiedenti l’accesso ai suoi locali”.

La battaglia in Europa dell’eurodeputata palermitana

Un primo round dunque a favore per l’eurodeputata di Palermo, che aveva aderito al ricorso contro la decisione del Bureau di presidenza dell’Europarlamento che dal tre novembre aveva subordinato l’accesso agli edifici del Parlamento europeo nei suoi tre luoghi di lavoro a Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo alla presentazione di un certificato digitale Europeo Covid19.

fonte blogsicilia