Covid19, crescita contagio diventa lineare, no altre zone gialle

Non ci saranno altre zone gialle a breve e potrebbe non essere necessario ricorrere ad altre restrizioni per contrastare l’avanzata del Covid19 e della nuova variante Omicron.

“Stiamo vedendo una crescita dei nuovi casi giornalieri lineare, non esponenziale. In poco più di 5 settimane i casi sono quintuplicati, ma se guardiamo i pazienti ospedalizzati sono poco più che raddoppiati e le terapie intensive non sono neppure raddoppiate. L’impatto a livello ospedaliero viene ammortizzato dalla copertura vaccinale”. A dirlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus.

Il vaccino ha frenato l’ospedalizzazione

“Sappiamo ovviamente che il vaccino non è perfetto, che bisogna fare la terza dose, ma finora è quello che ci sta permettendo di tenere tutto aperto – aggiunge – non si vedono all’orizzonte altre Regioni che possano andare in tempi brevi in zona gialla”.

Accelerare sulla terza dose

Sulle dosi booster, Cartabellotta commenta: “Abbiamo accelerato, siamo attestati ad una media mobile di 250mila persone. L’aereo sta decollando, ma è ancora in fase di decollo”. E sui contagi di Covid a scuola il presidente di Gimbe sottolinea come puntare sulle sole vaccinazioni non sia la strada da seguire. “Avevamo sottolineato tempo fa che puntare esclusivamente sulla campagna vaccinale era un rischio molto azzardato, soprattutto perché sotto i 12 anni il vaccino non è ancora disponibile – dice – su tutti gli interventi di miglioramento ambientale, come l’areazione dei locali, si è fatto veramente molto poco. A questo aggiungiamo l’assenza di screening sistematici”.

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