Carlo Guarnay una vita di ingiustizia

Carlo Guarany –

Otto anni. Otto anni dal giorno in cui la mia vita e’ stata stravolta ad opera di una inchiesta giudiziaria rivelatasi tanto eclatante all’inizio, quanto farlocca ed ingiusta alla fine, quando la Cassazione ha rispedito definitivamente al mittente un’accusa folle ed eversiva. La chiamarono Mafia Capitale accusandomi di essere un mafioso e sbattendomi in carcere all’alta sicurezza per due anni e sette mesi, maciullando la mia vita, la mia dignita’, il mio onore.

Non serviva! Non serviva scomodare la mafia che purtroppo e’ una roba seria. Non serviva difronte ad alcune sporche mazzette ed a qualche delirio priapistico intercettato, incarcerare duramente, sputtanare nel mondo intero la capitale d’Italia scovolgendone la politica amministrativa e mandando al potere i seguaci del comico- milionario-pluriomicida, gettare nel tritacarne della gogna tante vite, distruggere un patrimonio di cooperazione sociale costruito in quarant’anni di sudore e fatica per poi farlo impunemente spolpare da famelici commissari in nome della ‘legalita”.

Gli artefici di tanta ingiustizia nel frattempo hanno fatto tutti carriera. Tutti! Gli immancabili cialtroni professionisti dell’antimafia, gli ufficiali del Ros, i giornalisti “gente consumata dal farsi dar retta”, i magistrati della Procura con il capo d’allora che addirittura e’ diventato ‘unto dal Signore’.

Sono riusciti a farmi desiderare la morte tra le sbarre ma Dio mi ha ripreso per i capelli. Chiedo a Lui, ogni giorno il perdono per gli errori commessi e lo sguardo limpido e libero, insieme ad un cuore ardente, di trovare sempre la luce nel mistero, quello che il monaco dice al piccolo Karamazov: “Vedrai un grande dolore ed in quel dolore sarai felice.”, cercare la felicita’ nel dolore.

Naturalmente io non ho fatto carriera, quotidianamente cerco di rimarginare le ferite sistemando le macerie, le umiliazioni che ancora arrivano, i problemi economici, aiutato da una famiglia straordinaria e da amici vecchi (Pochi.) e nuovi (Molti.). Ora orgogliosamente appartengo alla classe operaia con l’onore e la fatica della sveglia al mattino prestissimo, dei calli alle mani e dell’odore di merda ogni tanto.

Mafia Capitale, come a suo tempo Mani Pulite, ha anche la gravissima responsabilita’ di aver dato la spallata forse definitiva alle forme della democrazia (I partiti, la Politica.) lasciandoci oggi nelle mani dell’imperatore intoccabile dell’alta finanza che vuole salvarci il Natale: meschino, lui non sa che e’ il Natale che salva noi. Buon Natale anticipatamente a chi mi leggera’ ed a chi mi ha fatto del male.