Il Popolo della Famiglia Firenze indirizza una lettera aperta al Premier Mario Draghi, e per conoscenza alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen,

Il Popolo della Famiglia Firenze indirizza una lettera aperta al Premier Mario Draghi, e per conoscenza alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen,
e ai Responsabili dei partiti di governo e di opposizione:
 
“Signor Presidente, la Direttiva europea di blocco della vendita e affitto per gli immobili in classe energetica bassa è un provvedimento irragionevole, di stampo totalitario, che impoverirebbe grandemente le famiglie italiane ed europee. 
La invitiamo a respingerla decisamente al mittente.
 
 
Il Popolo della Famiglia Firenze è rimasto esterrefatto all’apprendere la notizia secondo cui, come leggiamo da “Il Giornale”, “quasi 5 milioni tra edifici, case e fabbricati sono a rischio dopo la comunicazione da parte della Commissione europea di voler bloccare vendite e affitti per tutti gli immobili che “consumano” troppo e non saranno in linea con le nuove direttive dell’Unione. Dopo la comunicazione della Commissione europea, quasi 5 milioni di edifici e case in Italia rischiano di essere tagliate fuori dal mercato immobiliare.
Vista l’importanza della materia, ireferente del Popolo della Famiglia per Firenze, Pier Luigi Tossani, ha inviato stamani una lettera aperta al Premier Mario Draghi, e per conoscenza alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nonché ai Responsabili dei partiti di governo e di opposizione (l’originale del messaggio e-mail è allegato alla presente. Si precisa che, non essendo risultato più valido l’indirizzo email della Presidente della Commissione, la lettera le è stata inviata tramite questo modulo sul sito web della Commissione medesima)
 
Il titolo è: “Signor Presidente, la Direttiva europea di blocco della vendita e affitto per gli immobili in classe energetica bassa è un provvedimento irragionevole, di stampo totalitario, che impoverirebbe grandemente le famiglie italiane ed europee. La invitiamo a respingerla decisamente al mittente.”
Peraltro, il PdF Firenze ha considerato la spinosa questione con un’attenzione particolare ai temi che gli sono propri. Scrive infatti Tossani al Premier Draghi:
…ci colpisce che la notizia sia stata resa nota all’opinione pubblica solo pochi giorni prima della presentazione ufficiale del provvedimento da parte della Commissione Europea, che è prevista per domani. Quindi viene spontaneo domandarci se Lei, Signor Presidente, ne fosse preventivamente già informato, e da quanto tempo, oppure no. Nel primo caso, dovremmo osservare che il tener celata alle famiglie italiane una simile manovra, si configurerebbe come un comportamento altamente censurabile, da parte Sua. Nel secondo caso, si evincerebbe logicamente che, in sede europea, l’Italia non conta nulla. Tertium non datur.
(…) E’ evidente che il nocciolo della questione risiede propriamente nella natura stessa dell’Unione Europea, che le forze politiche italiane e europee hanno lasciato degenerare in quella struttura verticistica e oligarchica, che è la Commissione presieduta dalla Signora Ursula Von der Leyen. In quelle stanze di Bruxelles, una casta di burocrati non eletti dal popolo sta già portando avanti, da lunga pezza, una visione ideologica dell’uomo, per la quale essa sta demolendo le basi antropologiche della nostra civiltà, come la conosciamo da millenni a questa parte. (…) Infine, possiamo riscontrare la cartina di tornasole dell’impostazione ideologica e antiumana di questa Unione Europea, della quale la Commissione Europea e la sua Presidente sono gli elementi di punta, nelle parole di Benedetto XVI, presentate dal nostro Presidente Nazionale Mario Adinolfi, in questo articolo su “La Croce Quotidiano”, dove Adinolfi scrive che “Francesco pone la sua prefazione all’ultimo libro di Benedetto XVI, dal titolo: “La vera Europa, identità e missione”. La sintesi del Pontefice regnante è che “Oggi in Europa va sempre più smarrendosi proprio l’idea del rispetto di ogni vita umana”. Adinolfi descrive le politiche perniciose segnalate da Benedetto XVI nel suo libro, che sono precisamente quelle promosse in modo determinato dalla Commissione Europea presieduta dalla von der Leyen:
“Ratzinger rintraccia l’origine di questo smarrimento: politiche anticoncezionali, “matrimonio” omosessuale diventato legge in 16 Stati europei, sganciamento della genitorialità dalla sessualità e della sessualità dal fine procreativo, politiche abortiste ed eutanasiche. La vita umana diventa dunque prodotto della tecnologia e come ogni prodotto è desacralizzata, può diventare oggetto di transazioni finanziarie e eliminabile quando non serve più, o è ostacolo all’affermazione individualista di una falsa idea di libertà. Io credo che Benedetto XVI e Francesco abbiano ragione. Spenderò ogni energia per non lasciar cadere il loro monito e consentire a più persone possibile di riprendersi dallo smarrimento e rimettersi in cammino, perché quello smarrimento è esattamente la causa della profonda infelicità che ci pervade. Hanno reificato le persone, siamo diventati cose, percepiamo tutti questo declassamento e lo viviamo con un dolore attonito che non può essere che lancinante, un suono sordo che attraversa una quotidianità diventata così squallida, assurda, senza senso. Le azioni che hanno causato lo smarrimento sono state tutte indotte dalla politica amorale degli ultimi decenni. Serve un’azione politica concentrata, determinata, organizzata per fare rinascere la missione della “vera Europa” con l’Italia come sempre capofila e la radice cristiana come ispirazione. Impegnare l’esistenza per questo obiettivo è un bel modo di amare i propri figli, la propria comunità, il prossimo e in fondo anche se stessi“.
E’ giustappunto quella “azione politica concentrata, determinata, organizzata per fare rinascere la missione della vera Europa”, nella quale noi ci impegniamo, e seguiteremo a farlo. L’ottica è quella di partecipare e far partecipare i cittadini alla gestione della cosa pubblica, secondo il principio di sussidiarietà. E poiché è bene che i termini della questione siano noti a tutti, in modo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, indirizziamo per conoscenza questa lettera aperta alla medesima Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e ai Responsabili dei partiti di governo e di opposizione.
Per quanto riguarda la Direttiva europea sul blocco commerciale degli immobili, che andando a umiliare e impoverire grandemente le famiglie italiane ed europee, si qualifica come parte integrante della politica che abbiamo descritto, Le chiediamo di respingerla decisamente al mittente. Ci aspettiamo quindi che Ella, Signor Presidente, riferisca quanto prima in Parlamento circa le modalità e la tempistica nei quali ne è venuto a conoscenza, e circa la posizione che Ella intende far prendere, in merito, al Suo Governo“.