Massimo Niceta – Tutti ci prepariamo per affrontare il 2022 e come ogni anno è tempo di bilanci e di nuovi propositi.

Massimo Niceta – Tutti ci prepariamo per affrontare il 2022 e come ogni anno è tempo di bilanci e di nuovi propositi.

Tutti siamo stati costretti a convivere con il covid e a fare i conti con le nostre problematiche di vita quotidiana.

Il mio 2021 è cominciato in salita, ma si è concluso riportando il nome NICETA al suo posto.

Ringrazio di vero cuore tutte le persone che, in varie maniere, hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, ognuno di voi ha contribuito a risanare una grande ingiustizia.

Ma come sempre si fanno riflessioni sul nuovo anno, si coltivano speranze e si immaginano percorsi.

Io colgo questa occasione per lanciare una sfida e chiedo ancora una volta l’aiuto di tutte le persone che hanno la pazienza di leggere i miei post.

Tutta Italia conosce le disavventure giudiziarie che si sono abbattute sulla mia famiglia, ci hanno tolto il lavoro, distrutto l’azienda e messo per strada dipendenti e fornitori.

In questi anni con Pietro Cavallotti abbiamo intrapreso un percorso di denuncia sociale, siamo stati ospiti di trasmissioni, si sono girate serie e tanti giornalisti hanno dato voce alle nostre vicende, abbiamo fatto convegni e cercato di coinvolgere la politica e le parti sociali per dire a tutti che la mafia va combattuta, sempre e comunque, ma che non lo si può più fare distruggendo persone innocenti.

Purtroppo i nostri mezzi sono quelli che sono e sono molto limitati allora chiedo ad ognuno di voi, nella maniera che può e con i mezzi che ha a disposizione di veicolare la mia richiesta-preghiera-speranza di essere ricevuto dalle più alte cariche dello stato italiano.

Parlo del Primo Ministro, del Presidente della Repubblica e del Ministro della Giustiza perchè non posso pensare più che uno stato che si dice democratico possa continuare a permettere questa distruzione sistematica di aziende e persone.

Chiedo l’aiuto alle camere penali, agli avvocati, ai sindacalisti, ai tutte le persone che in qualche maniera hanno dovuto fronteggiare una misura di prevenzione o una interdittiva e ne sono state distrutte.

Chiedo aiuto alla politica che dovrebbe avere a cuore le sorti dei propri cittadini.

Chiedo aiuto alla magistratura sana che ha dovuto subire scandali e la perdita della propria credibilità a causa di mele marce che hanno infettato il sistema giustiza.

Vorrei avere la possibilità di chiedere a chi ci governa se sono a conoscenza di quello che succede, di come pensano di porre rimedio, di come tutelare il cittadino dalla mafia, ma anche dalla mala giustizia.

Vorrei parlare a nome di tutte le persone che hanno perso la speranza e a nome di quelle che sono arrivati a commettere gesti di sacrificio estremo perchè schiacciati dalla vergogna e dalle difficoltà.

Vorrei spiegare ai nostri rappresentanti che la legge calpesta i diritti e nega la possibilità di difesa.

Purtroppo i miei mezzi sono limitati e la voce di uno solo non la ascolta nessuno, ma la speranza resta.

Grazie a tutti e Tantissimi auguri