Oggi a “Eurocities” si manifesta in tutta Europa, e anche a Firenze, per la pace in Ucraina.

Oggi a “Eurocities” si manifesta in tutta Europa, e anche a Firenze, per la pace in Ucraina.

Il Popolo della Famiglia dice: “per avere la pace, ascoltate Madre Teresa!…”

Firenze, 12.3.2022

Il Popolo della Famiglia Firenze ha preso nota della manifestazione di oggi a Firenze in piazza Santa Croce, alle ore 15, Cities stand with Ukraine, che raggruppa più di 200 grandi città europee, ed alla quale si sono associati anche il Comune di Firenze, diversi altri Comuni della Toscana, associazioni e sindacati, come dal link precedente. Il tutto fa parte della Rete Eurocities, della quale il Sindaco di Firenze Dario Nardella è il Presidente.
Il referente del Popolo della Famiglia per Firenze, Pier Luigi Tossani, pone allora alla delegazione fiorentina del Comitato organizzatore dell’evento, all’indirizzo e-mail firenzeperlapace@comune.fi.it, al suo referente europeo@  alex.godson@eurocities.eu, e infine direttamente al Sindaco Nardella@ sindaco@comune.fi.it, alcune domande.
– La prima, è se le numerose realtà che hanno aderito all’evento hanno presenti le parole di Madre Teresa di Calcutta, quando, nel ricevere il premio Nobel per la pace, nel 1979, ella disse:
«Se accettiamo che una madre possa sopprimere il frutto del suo seno, che cosa ci resta? L’aborto è il principio che mette in pericolo la pace nel mondo E questo il grande distruttore della pace oggi. Perché se una madre può uccidere il proprio bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla».
 

– La seconda, se sono a conoscenza del fatto che il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, come si legge qui, su “La Notizia.it

“…si è mostrato favorevole all’aborto gratuito in Ucraina e alla legalizzazione della prostituzione e del gioco d’azzardo”. 

E, aggiunge Tossani, l’Ucraina ha pure il triste primato europeo per l’utero in affitto, come ricorda l’agenzia informativa La Nuova Bussola Quotidiana, e in Italia questa pratica abominevole è un reato, come rammenta il Presidente Nazionale del PdF, Mario Adinolfi in questo suo tweet.
 
– La terza, se a Eurocities si è a conoscenza del fatto che in Italia, non più tardi di due giorni fa, è stato approvata alla Camera dei Deputati la legge sul “suicidio semplifiicato”, passata con 253 voti favorevoli e 117 contrari. Anche questo lo ricorda Adinolfi in questo suo post facebook, e segnaliamo anche questo approfondimento, ancora sulla Bussola. 
Ebbene, tutte queste cose confliggono frontalmente con la pace, non soltanto in Ucraina, ma nelle nostre case, e in tutto il mondo. Tossani conclude citando le parole di don Giussani sulla guerra in Iraq (Corriere della sera, 8 aprile 2003), sempre attuali: 
 
“(…) Quando un popolo sta attraversando un momento brutto o penoso della propria storia, esso può dare un giudizio su ciò che è giusto o no nella misura in cui viene educato: se è educato, se ha un cammino guidato, se è indirizzato, allora seguendo i suoi maestri può dire di sì o di no a evidenze storichestoricamente chiare. In questi tempi il Papa ha motivi adeguati per dire di no alla guerra, anche se la guerra è fatta da gente che di per sé avrebbe ragione di farla; perciò teniamo presente quello che dice il Papa, perché il giudizio spetta a persone che sono state educate a considerare quel che accade dal punto di vista della legge di Dio e della memoria del popolo. Giovanni Paolo II, dopo avere detto che è sbagliato fare la guerra – sbagliato perché non c’è motivo adeguato – ha aggiunto: «Dio vi giudicherà», che è un modo per mettere in guardia chi ha un compito di responsabilità storica per il futuro del mondo. Questo è il motivo per cui proviamo innanzitutto una profonda pietà per chi si è assunto la terribile responsabilità della guerra.

Certamente mia mamma non avrebbe mai indicato come ragione in favore della guerra quella che portano i suoi sostenitori. Ma neppure avrebbe seguito coloro che vi si oppongono per un calcolo di politica contraria; osservando gli uni e gli altri, mia mamma avrebbe concluso: «Preghiamo il Signore affinché ci aiuti Lui». E questo giudizio l’avrebbe lasciata tranquilla – non perché indifferente, ma perché certa che Dio è il signore di tutto, che tutto conduce a un destino di benedi fronte a qualunque grave momento della storia.