Fiammetta Borsellino: «Provo rabbia contro certi magistrati…»

La figlia del magistrato chiede di sapere cosa veramente è successo tra le toghe che hanno indagato sulle stragi. Sapremo mai la verità?

Fiammetta Borsellino

Sono passati trent’anni, ma i primi quindici o venti anni sono stati caratterizzati da incredibili anomalie sia dal punto di vista delle indagini, sia dal punto di vista dei processi che ne sono scaturiti. La cosa veramente sconfortante è che i vari depistaggi che hanno impedito di giungere a un qualche risultato sono in buona parte dovuti a uomini delle forze dell’ordine e degli stessi vertici della magistratura. Non solo errori su errori da parte degli inquirenti, ma pure una precisa volontà di allontanarci dalla verità da parte di molti. E anche chi avrebbe dovuto rimanere vigile e intervenire per evitare che le cose andassero come sono andate, è rimasto inerte. Si tratta di anomalie lampanti, che erano evidenti a tutti, e tuttavia solo di recente cristallizzate dalla sentenza del processo Borsellino quater.

Il più grande depistaggio della storia repubblicana, così lo hanno definito i giudici di Caltanissetta.

Le toghe avranno il coraggio di fare luce su tutto? La mafia si combatte con la verità. I depistaggi la fortificano