Le conseguenze della guerra in Ucraina si abbattono sull’economia siciliana come una scure e mettono a rischio il lavoro di una quota che sta fra il 20 e il 25% dei dipendenti delle imprese coinvolte nel settore dei petroli e del petrolchimico nonché nelle industrie delle esportazioni e del turismo.
“Diminuire le accise sui prodotti energetici; sostenere la liquidità delle imprese attraverso una moratoria del credito; incentivare la coltivazione nel nostro territorio dei prodotti agricoli relativi alla produzione di farine e mangimi per allevamento” sono le proposte sono di Daniele La Porta, presidente di Confartigianato Imprese Siracusa dopo le conseguenze economiche della guerra tra Russia ed Ucraina sull’economia siciliana.