Spari a fine intimidatorio, licatese assolto in Appello

Ribaltando la sentenza di condanna inflitta in primo grado, la Corte d’Appello di Palermo ha assolto, con la formula “per non avere commesso il fatto”, Giovanni Scipione, 40 anni, di Licata, imputato di avere sparato dei colpi di pistola a fine intimidatorio contro l’automobile dell’ex compagna. Negli indumenti sequestrati dai Carabinieri a Scipione alcune ore dopo gli spari, sono state trovate tracce di polvere da sparo, ma i difensori, gli avvocati Antonino Ragusa e Antonina Bonvissuto, hanno eccepito che il riscontro non è avvenuto subito ma dopo alcune ore, e che dunque gli indumenti, non subito chiusi in una busta sterile e, peraltro, poggiati su di un tavolo in caserma in una stanza dove sono state custodite delle armi, si sarebbero contaminati.