Ricorso inammissibile per l’ex capomafia in affari di droga, la Cassazione conferma la scarcerazione

La Cassazione ha confermato la scarcerazione dell’ex capomafia Giusy Vitale nell’ambito dell’operazione antimafia “Gordio” che portò nel luglio scorso a ben 85 indagati a Partinico per affari legati a mafia e traffico di sostanza stupefacenti. La donna, 50enne di Partinico che fu reggente della cosca quando i fratelli ergastolani Vito e Leonardo vennero arrestati, limitatamente quindi alle contestazioni collegate a questa operazione non ha alcuna custodia cautelare. Resta il fatto che comunque in casa gli fu trovato un ingente quantitativo di stupefacente e per questo lo scorso anno rimase comunque dietro le sbarre perché “detenuta per altra causa”.

In buona sostanza la suprema corte anzitutto ridisegnala sue competenze, evidenziando che può pronunciarsi limitatamente ai fatti in contestazione e non può in alcun modo entrare nel merito della “ricostruzione dei fatti”. Partendo da questo assunto per la cassazione i giudici del tribunale della libertà hanno dato una “logicità motivazionale” al loro provvedimento di scarcerazione.