ALESSANDRIA PRIDE E APPOGGIO ALLA ILLEGALITA’: “Zan parla di democrazia, ma poi difende l’occupazione abusiva di una ex scuola salesiana da parte dei circoli femministi”

ALESSANDRIA PRIDE E APPOGGIO ALLA ILLEGALITA’

Zan parla di democrazia, ma poi difende l’occupazione abusiva di una ex scuola salesiana da parte dei circoli femministi

Si è svolto ieri  sera 16 maggio,  un incontro pubblico, promosso dal Pride di Alessandria con il senatore Alessandro Zan.

Il senatore PD si è lamentato della scarsa “democrazia” riservata in parlamento al suo DDL.

Qualcuno dal pubblico gli ha chiesto come conciliasse questo suo “amore per la democrazia” col fatto che lui abbia dichiarato ai giornali di Alessandria la piena solidarietà con le femministe della “casa delle donne”, che occupano abusivamente un edificio che non è loro (ex salesiano), ed hanno effettuato perfino assalti squadristici verso i consigli comunali, causandone l’interruzione (come successo nel novembre 2018).

Il senatore però non ha risposto a questa domanda.

Abbiamo chiesto un parere al candidato Sindaco Angelo Mandelli della lista del Popolo della Famiglia.

“E’ ovvio che non abbia risposto. Che avrebbe dovuto dire? Ribadire che lui appoggia la delinquenza organizzata e lo squadrismo? Siamo di fronte alla solita ipocrisia e doppia morale della sinistra, che conosciamo dagli anni di piombo. Da una parte strillano per la legalità, il rispetto e la democrazia violati, quando fa loro comodo. Ma dall’ altro sono i primi a calpestare tutte queste cose, quando non fa più loro comodo. L’importante comunque è fargli gettare la maschera e far capire alla gente cosa si nasconde dietro questa maschera di finti tutori dei diritti”.

“La cosa è ancora più grave, continua Mandelli,  considerando che Zan è un parlamentare in vista di un partito al livello nazionale:  il PD. Ci chiediamo cosa ne pensino i suoi compagni di partito dall’ appoggio di Zan alle occupazioni abusive e le azioni illegali dei collettivi arcobaleno”.

“Tutto questo Pride è una grande manovra politica e ideologica di stampo totalitario, che, dietro il comodo paravento della lotta alle discriminazioni,  nasconde l’appoggio a teorie e visioni della sessualità e della affettività del tutto opinabili. E nasconde pure l’ appoggio alla illegalità, alla violenza e all’ abusivismo. Altro che ‘rispetto’ ”.