Salvatore Guerino ha vinto la sua battaglia: rinviato a giudizio il notaio che si è impadronito del suo patrimonio

È stata disposta presso il Tribunale di Catania l’imputazione coatta, ai sensi dell’art. 648 Ter c.p. nei confronti del notaio Mazzullo Francesco. L’ipotesi accusatoria si bassa su fonti di prova documentali con cui Guerino, presidente dell’Associazione Siciliana Contribuenti, ha dimostrato che, attraverso delle anomale aste giudiziarie, il notaio Mazzullo, peraltro marito di una magistrata in servizio a Catania, si serviva di prestanome per acquistare diversi beni patrimoniali.

Della vicenda si era interessato pure il settimanale L’Espresso ed il Presidente della Commissione Nazionale Antimafia Nicola Morra.

In questi giorni, proprio mentre veniva disposta da parte del magistrato Nunzio Sarpietro  l’imputazione a carico del notaio in questione, Guerino depositava anche un esposto relativo a delle ipotesi di condizionamento mafioso delle aste giudiziarie presso il Tribunale di Catania, da parte del clan di Santapaola.

“Stiamo debellando, dal Tribunale di Catania, un vero e proprio cancro che riguarda le attività inerenti le ASTE GIUDIZIARIE ILLECITE” – così si espresso Guerino in proposito. Ha poi voluto ringraziare il capo dei GIP di Catania Dr. Nunzio Sarpietro: “un grande plauso al presidente per la sua grande pazienza di giudice ONESTO col quale abbiamo avuto a che fare a Catania, e non a Berlino”. L’ONESTA’ TRIONFA SEMPRE”, ha chiosato sempre Guerino.