48 sezioni non scrutinate dopo 15 giorni. Cosa è successo?

Sono passati 15 giorni e ancora non si conoscono i risultati definitivi delle elezioni regionali perché mancano gli scrutini di 48 sezioni.

E quel che è peggio, per questa ragione non si è potuto ancora procedere alla proclamazione e all’insediamento del nuovo Presidente della Regione, determinando un vuoto di potere in considerazione dai compiti del governo uscente limitati all’ordinaria amministrazione.

Le sezioni elettorali che ancora mancano all’appello sono due nella città di Agrigento; due nel Comune di Villalba, nel nisseno; una a Misiliscemi, in provincia di Trapani; una a Lentini nel siracusano e ben 42 nella città di Siracusa.

48 sezioni non scrutinate dopo 15 giorni. Cosa è successo?

La motivazione ufficiale è che ciò sia successo “a causa di dati incompleti e/o errati trasmessi dai Comuni alle Prefetture”, ma cosa questo voglia dire esattamente non si sa e nessuno lo spiega.

Le domande alle quali va data una risposta nel più breve tempo possibile sono abbastanza chiare:

  1. Come mai la maggior parte delle sezioni che non hanno completato lo scrutinio sono concentrate nella città di Siracusa?
  2. Gli stessi problemi si sono verificati anche in altre sezioni della Regione, ma si è scelto di non rilevarli?
  3. Come mai tutte le sezioni elettorali hanno completato lo scrutinio delle elezioni nazionali e il blocco riguarda solo le elezioni regionali?
  4. Si sospetta che vi siano stati brogli nelle sezioni non completate?
  5. E, last but not least, perché nessuno dà spiegazioni e una coltre di mistero ammanta l’intera vicenda?

Ma nessuno risponde in alcun modo.

Noi proviamo ad elencare alcune nostre valutazioni e nostri sospetti in attesa che qualcuno ci smentisca.

  1. La maggior parte delle sezioni che non hanno completato lo scrutinio si trovano nella città di Siracusa perché in più occasioni in quella provincia si sono verificati brogli, scomparsa di schede e, nel caso specifico, nel 2018 alle elezioni comunali centinaia e centinaia di voti non sono risultati nei verbali di scrutinio. Ovviamente, probabilmente per queste ragioni, il livello di controllo in quella città è risultato molto più alto nelle elezioni di quest’anno e quindi numerose sono state le sezioni bloccate dalla Prefettura e per questo non trasmesse all’Ufficio Centrale.
  2. Gli stessi problemi, con grande probabilità, si verificano e si saranno verificati in moltissimi seggi della Regione nei quali le operazioni di scrutinio avvengono spesso con superficialità e cercando di concludere con fretta eccessiva. Evidentemente però i livelli di controllo non sono stati dello stesso livello.
  3. Lo scrutinio delle elezioni nazionali è stato completato in tutte le sezioni in quanto l’assenza di preferenze semplifica molto le procedure e anche i controlli sono quindi minori.
  4. I brogli sono una costante delle elezioni con le preferenze e il controllo è purtroppo molto basso, anche se fino a questo momento non risulta assolutamente nulla. Siamo di fronte per adesso solo a macroscopici casi di incompetenza e superficialità.
  5. L’assoluta assenza di spiegazioni e di informazioni sui tempi necessari a completare lo scrutinio delle 48 sezioni e proclamare il nuovo Presidente della Regione e il nuovo Parlamento è assolutamente insopportabile. Nessuno ci dice se il nuovo scrutinio è iniziato e neanche se sono stati nominati i magistrati incaricati. E silenzio assoluto sul tempo previsto. Questo è davvero inaccettabile. L’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte di Appello di Palermo, si attivi subito per dare ai cittadini e alla stampa le informazioni necessarie.

La democrazia richiede prima di tutto trasparenza e in questo caso non si può certo dire che la trasparenza abbia abbondato.

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