EMILIO TRINGALI PRIMA MINACCIATO DI MORTE E POI RINVIATO A GIUDIZIOPER UNA SEMPLICE VIGNETTA…

“Vi comunico che il sottoscritto è stato rinviato a giudizio nel procedimento promosso da Filippo Dispensa, ex commissario straordinario del Comune di Vittoria. Sono tanto sorpreso quanto sereno. Non ho rancori verso il querelante, tutti possiamo sbagliare, immaginando di essere l’oggetto di chissà quale offesa. Avrà modo di ricredersi al processo. Altra storia, invece, le pubbliche minacce di morte che mi sono state rivolte da anonimo, coperto da falso nome su facebook. Sventagliata di mitra in faccia, la cosa che in ogni istante mi posso aspettare. Mi hanno spiegato in polizia postale che i tempi di identificazione saranno lunghi. Strano, possibile che un criminale possa farla franca in questo modo? Oppure ci sono cose più urgenti, tipo il processo alla mia vignetta? Ho espresso chiaramente nella mia denuncia che ci sono stati precedenti che, alla luce delle minacce, ora sono palesi. Un mese prima del commento con le minacce avevo già espresso, nella trasmissione televisiva “Fatti e opinioni” di tenere per la mia incolumità. Profezia? Già due sospetti “incidenti” con due autovetture andate distrutte, una da “strano” guasto meccanico durante la marcia e un’altro con improvviso scoppio e immediato totale incendio dell’auto (nel periodo che stavo per ultimare il libro “Sbirromafia”). Ho annunciato da tempo che non avrei più pubblicato “Sbirromafia 2”. Ma ho smesso, dopo la conoscenza della querela, di disegnare vignette satiriche. Senza lo Stato a proteggerti, non mi resta che accettare la trattativa. Ok, “Vitangela Mosca” hai vinto. Non so se per ciò mi debba vergognare io.