Il narcotraffico del Trapanese gestito in ottica imprenditoriale, dai turni ai compensi

Il narcotraffico era una “cosa seria”, e per questo tutto doveva essere gestito come fosse un’attività imprenditoriale. Dalle quantità ai clienti, dai turni ai compensi. Nulla sfuggiva all’organizzazione sgominata due giorni fa a Mazara del Vallo, nel Trapanese. L’operazione “Sugar” della guardia di finanza  ha permesso di scoprire due piazze di spaccio attive nella cittadina. Sono 21 le persone indagate, di cui 13 colpite dalla misura del divieto di dimora nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento e 8 destinatarie dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.Al vertice dell’organizzazione, secondo le fiamme gialle, c’era Salvatore Addolorato, 46 anni di Mazara del Vallo, che era sostanzialmente il “cervello” dell’organizzazione. Da lui partivano tutte le disposizioni, a cominciare dalla base logistica in un garage, per arrivare alla clientela da raggiungere e dai prezzi da fissare. Tutto organizzato come fosse davvero un’impresa, al punto che persino i turni venivano predisposti per evitare di lasciare incustodito il garage e per avere un ampio orario in cui soddisfare i clienti.