Ad Agrigento contro le “aggressioni sanitarie”

Ad Agrigento un corteo di “camici bianchi” ha sfilato in città per manifestare contro le ricorrenti aggressioni al personale sanitario. Gli interventi di Pitruzzella e Zappia.

Ad Agrigento, su iniziativa dell’Ordine dei Medici, si è svolta una manifestazione pubblica contro le ricorrenti aggressioni nei confronti delle professioni sanitarie, peraltro appena culminate nell’omicidio del medico cardiologo, Gaetano Alaimo, a Favara. Un corteo di “camici bianchi” ha sfilato da piazza Pirandello, innanzi al Municipio, fino alla sede dell’Azienda sanitaria, al Viale della Vittoria, sulla traccia dello slogan: “Non siamo eroi. Non siamo colpevoli”. Il presidente dell’Ordine dei Medici, Santo Pitruzzella ha affermato: “Lo Stato deve provvedere alla soluzione dei problemi che riguardano la mancanza di medici nei punti chiave, come pronto soccorso, guardie mediche, e poliambulatori. Il governo non ha programmato la massiccia gobba pensionistica prevista, tra l’altro, dal 2018 al 2025. E, di conseguenza, non ha provveduto ad aumentare i posti nelle scuole di specializzazione. Il governo si è accorto della mancanza di medici durante la pandemia ed è corso ai ripari aumentando il numero di borse di studio, passando da 8mila fino a 17mila. Come sempre in ritardo. La soluzione può essere l’incentivazione economica. Sappiamo che la media degli stipendi dei sanitari italiani è inferiore agli altri Stati, e da qui l’esodo verso l’estero o il privato dove si guadagna di più. Per risolvere il problema del pronto soccorso, dunque, si deve avere il coraggio di incentivare economicamente con uno scudo che, come è stato fatto per i vaccini, deve essere fatto per i medici del pronto soccorso”. E il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Mario Zappia, ha commentato: “Non possiamo pensare di risolvere tutto con la repressione o mettere una guardia giurata in ogni guardia medica o poliambulatorio. Credo sia un problema anche culturale. Dobbiamo fare in modo di rendere sempre più efficiente la nostra macchina organizzativa e dare risposte migliori alla popolazione e, allo stesso tempo, fare in modo che l’opinione pubblica non colga solo gli aspetti negativi della sanità ma pensi anche ai medici che lavorano senza sosta per il paziente. Noi potenzieremo tutto ciò che è possibile con il servizio di vigilanza, una spesa enorme ma necessaria. Pensare di farlo in ogni studio medico è impossibile e, credo, sia anche un brutto messaggio”. Alla manifestazione hanno aderito e partecipato anche il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, che è un medico, gli Ordini professionali dei Medici Veterinari, dei Biologi, degli Psicologi, dei Farmacisti, delle Professioni infermieristiche, il comitato di Agrigento della Croce Rossa italiana e la confraternita Misericordia di Favara.

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