Scandalo Sanità, sospensione dai pubblici uffici per Razza e Scavone

La decisione è arrivata. E porta la data di ieri. La gip Simona Ragazzi ha emesso l’ordinanza con cui dispone la misura interdittiva nei confronti degli altri otto indagati dell’inchiesta che ha scosso il mondo della sanità siciliana. E di riflesso anche della politica. Dodici mesi di sospensione dall’esercizio di pubblici uffici e servizi per la durata di un anno per i due ex assessori regionali Antonio Scavone e Ruggero Razza, per il presidente dell’Ordine dei Medici di Catania Igo La Mantia, per Filippo Di Piazza, per Giuseppe Di Rosa e Rosalia Leonardi. Sono invece otto i mesi di sospensione per Alberto Bianchi e Galogero Grillo. Gli indagati sono accusati di turbativa. 

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La gip precisa nell’ordinanza di 1058 pagine che “la irrogata misura non si estende nei confronti degli indagati che svolgono la professione di medico allo svolgimento dell’attività sanitaria che gli indagati potranno continuare a esercitare nelle strutture pubbliche di appartenenza ad eccezione tuttavia dei ruoli di dirigenza di unità operative che costituiscono invece parte dell’interdittiva perché fonte di potenziali funzioni pubblicistiche quali quelle svolte nei fatti per cui si procede”.

La Sicilia