Il già tre volte Sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, che di esperienza ne ha da vendere dal punto di vista della macchina organizzativa di un ente, oggi , porta a conoscenza di una legge dello Stato che dallo scorso 10 maggio permette di provvedere a cancellare i debiti fino a mille euro dei loro concittadini, vessati e spremuti ingiustamente per favorire – dichiara Petrotto – illegalmente le lobby dei servizi pubblici, per i quali si pagano bollette i cui importi sono in alcuni casi come Racalmuto il triplo della media nazionale. “Naturalmente, ribadisce Petrotto che ci sia una legge dello Stato questo non basta, perchè chi amministra: Sindaco o assessori e chi di competenza per permettere uno sgravio non indifferente alla propria popolazione , in quanto chiunque ha ormai pendenze, considerata la recessione economica degli ultimi anni, dovrebbe seguire determinati iter che già alcuni comuni hanno seguito .
Ora dovranno essere Regioni ed enti locali, con le proprie delibere, a fissare tempi e regole per cancellare in automatico i debiti fino a 1.000 euro e a mettere in moto la definizione agevolata delle pendenze.
Andando sul concreto, governatori, presidenti di provincia e sindaci dovranno emettere delibere per indicare in quante rate potranno essere estinti i debiti, entro quali scadenze, tramite quali modalità operative e temporali i debitori potranno adire alla definizione agevolata e, infine, per decidere le tempistiche entro le quali l’ente (o il soggetto delegato) procederanno alle comunicazioni del caso e alla chiusura della pendenza.
A questa tregua o pace fiscale come meglio la si voglia definire già nei mesi scorsi avevano aderito diversi comuni . Adesso in seguito a due emendamenti presentati da Lega e Fratelli d’Italia al Decreto bollette (dl 34/2023) e approvati nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 maggio dalla commissione Finanze della Camera rendono possibile sanare anche le posizioni debitorie aperte nei confronti di Regioni, Province e Comuni, vedremo – conclude Petrotto – se l’attuale Sindaco e il suo entourage avranno facoltà e interesse quanto meno di affrontare la questione che ne potrebbe valere il rilancio e la ripartenza”.