Anche questo anno comunità ecclesiale di racalmuto

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Anche quest’anno “sbampà la festa” o, oserei dire, “nascì la festa” visto che ultimamente arriva come un parto preceduto da un travaglio di norme, decreti, divieti, contese, fazioni politiche, verità e menzogne…ma alla fine nasce.
E i racalmutesi che “non riuscirebbero mai a capire che i loro rapporti secolari con la Madonna possano essere turbati da intermediazioni e divieti” (L. Sciascia, Le Parrocchie di Regalpetra), alla fine danno prova di saper attendere quella nascita senza la quale verrebbe meno la loro stessa identità.
Madonna, prummisioni, cilio e cavalli non sono altro che la traboccante esplosione di un unico amore. Il racalmutese ne è certo, sia che si trovi inginocchiato ai piedi dell’altare, che si arrampichi affannato sul cilio alla conquista della bandiera, sia che attraversi la piazza su un puledro orgoglioso e scalpitante, tutto ha un unico obbiettivo, anzi, una sola destinataria: Maria Santissima del Monte Matri e Rigina ca a Racalmutu si vonzi ristari!
E, secondo me, “si vonzi ristari” perché solo lei puoi mettere ordine e pace in questo meraviglioso caos di teste, fede, bellezza, storia, cultura, politica e tradizione che è la Comunità di Racalmuto.
Auguro a tutti e a tutte di vivere la festa nella pace e nella gioia. Viva Maria!
Don Carmelo (Arciprete di Racalmuto)