Immigrazione, tre naufragi a sud di Lampedusa

A sud di Lampedusa tre naufragi: 2 morti, tra cui un bambino di un anno e mezzo, e 31 dispersi. Soccorsi altri 34 migranti sugli scogli di rupe Ponente. Quasi 100 mila sbarcati dall’inizio dell’anno.

A circa 23 miglia a sud – ovest di Lampedusa una barca di migranti si è ribaltata verosimilmente a causa del mare agitato. Le motovedette della Guardia costiera hanno recuperato tra le onde impetuose decine di migranti e il cadavere di un minore, un bambino di circa 1 anno e mezzo. Poi hanno proseguito le ricerche di due dispersi. E’ stato recuperato un altro cadavere, di una donna. L’ultimo disperso sarebbe un altro minore. Le due salme sono state trasferite a terra e poi nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. Al molo Favarolo sono approdati anche i 57 sopravvissuti al naufragio trasbordati su due motovedette. I primi a sbarcare sono stati 29 uomini e il bimbo morto, della Costa d’Avorio. Poi sono giunti altri 28 migranti, fra cui 10 donne, comprese la madre del bambino annegato e la donna ivoriana ripescata già morta. Fra i superstiti vi è il marito. I 57 migranti sono originari di Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali e Senegal. Sono naufragate anche altre due barche, partite una mercoledì e l’altra giovedì da Sfax in Tunisia. La prima carretta ha trasportato 48 persone. I salvati sono 45. E i dispersi sarebbero quindi 3: una donna e due uomini. Sulla seconda barca hanno viaggiato 42 subsahariani e sono stati soltanto 14 i naufraghi recuperati. I dispersi dovrebbero essere 28, e quindi complessivamente 31.

I migranti sugli scogli

Nel frattempo un gruppo di 34 profughi nordafricani, a bordo di un barchino in balia delle onde di 4 e 5 metri, nella tarda serata di venerdì si è schiantato contro gli scogli della rupe di Ponente a Lampedusa, un costone ad oltre 100 metri sul mare. Si sono arrampicati su una insenatura. E poi domenica sono stati raggiunti, con difficoltà per il vento fino a 30 nodi, dagli elicotteri dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito che li hanno issati con delle funi utilizzate anche per calare cibo, bottigliette d’acqua e coperte termiche durante l’attesa. E sfiora ormai quasi 100.000 il numero di migranti sbarcati in Italia dall’inizio dell’anno. In base ai dati aggiornati quotidianamente dal Dipartimento della Pubblica sicurezza, sono 91.964, di cui 9.496 minori non accompagnati, le persone approdate dal primo gennaio scorso. Ed è un numero raddoppiato rispetto a 12 mesi addietro. Infatti: a primi di agosto del 2022 i migranti contati dall’inizio del 2022 sono stati 42.640. E nel 2021 sono stati 30.332. La media degli arrivi è di circa mille migranti al giorno. Sono quasi tutti subsahariani. Attraversano il deserto e raggiungono la costa di Sfax, in Tunisia, per tentare la traversata del Mar Mediterraneo. Il loro viaggio costa tra i 1000 e i 1500 euro, pagati alle bande criminali che sul traffico di esseri umani hanno costruito un business milionario. Il pagamento avviene step by step, ovvero durante le varie tappe del percorso. Ad ogni check point è preteso denaro, e chi non è in grado di pagare rischia di essere abbandonato a terra, anche nel deserto, senza acqua né cibo.

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