Diffida contro la Fondazione Sciascia per un convegno di magistrati senza contraddittorio. Preannunciato ricorso al TAR

Francesco Bongiovanni ha mandato al Presidente della Regione, al Prefetto di Agrigento, al Comune di Racalmuto ed alla Fondazione Sciascia una PEC, che di seguito riportiamo, per sospendere il convegno sulla giustizia del 21 settembre prossimo, al quale parteciperanno solo 4 magistrati, senza alcun reale contraddittorio.

‘È già la seconda volta in due anni’ precisa il Bongiovanni, ‘che la Fondazione Sciascia organizza eventi del genere, senza prevedere alcun dibattito pubblico. Eventi nel corso dei quali, peraltro, si parla male di Sciascia e si sottolinea, in maniera unilaterale, che il celebre scrittore di Racalmuto ha commesso parecchi errori allorquando ha criticato l’operato dei magistrati italiani’.

Sempre secondo Bongiovanni, che è una persona impegnata da anni a contrastare lo strapotere di chi usa in maniera distorta il potere giudiziario, ‘tali scelte  tradiscono non solo i principi essenziali dell’impegno oltre che culturale, anche civile di Leonardo Sciascia,  ma vengono organizzati in violazione anche degli scopi statutari della stessa Fondazione a lui dedicata’.

Ecco perché, se il consiglio di amministrazione della prestigiosa istituzione culturale di Racalmuto entro 24 ore non rivede il programma degli interventi, prevedendo stavolta, a differenza di due anni fa, la presenza di altri operatori della giustizia, quali ad esempio gli avvocati delle vittime e le stesse vittime della mala giustizia, dopodomani presenterà un ricorso al TAR, per fare intimare la sospensione di questo secondo convegno a senso unico.

Si tratta soltanto di onorare la figura e la memoria di  Leonardo Sciascia, ma anche del compianto Onorevole Mauro Mellini, insigne giurista ed ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura, nonché uno dei principali fondatori del Partito Radicale di Marco Pannella che si sono battuti strenuamente, sino alla morte, per affermare i supremi ideali di una giustizia che, con una celebre asserzione tautologica, amavano definire Giustizia Giusta.

E quando si parla di giustizia e di ricerca della verità, in un Paese come l’Italia, senza verità, da sempre alle prese con depistaggi e manovre eversive, se si vuole fare tesoro dell’insegnamento di Sciascia, non si può fare a meno di accettare il contraddittorio. Anche con quelle persone le cui opinioni sono divergenti rispetto al pensiero unico imperante in una nazione in cui, secondo quanto sosteneva Mauro Mellini, a proposito di una sorta di deriva giustizialista che c’è in Italia, l’unico partito politico che conta è il ‘partito dei magistrati’

che è anche il titolo di un suo libro pubblicato dall’editore Bonfirraro di Barrafranca. Tra l’altro con l’autore di questa lettera di diffida, Francesco Bongiovanni, il Mellini condusse delle battaglie che hanno contribuito a scoperchiare alcune pentole maleodoranti presso il tribunale di Siracusa.

Questa diffida è soltanto tesa a ristabilire delle posizioni paritetiche tra i cittadini ed i magistrati. Se è vero, come è vero, che la nostra è ancora, come recita l’articolo uno della Costituzione della Repubblica italiana, una democrazia la cui sovranità  spetta al popolo. Popolo sovrano, e non lobby, logge, caste e cordate sovrane. Popolo sovrano per conto del quale, come recita la formula che precede ogni pronunciamento giudiziario ed ogni sentenza, viene deciso qualsiasi verdetto, ossia ‘in nome del popolo italiano’.

Diversamente si rischia di offendere la memoria di Sciascia. Così non si rende un buon servizio allo scrittore di Racalmuto, che sin dai suoi esordi letterari e successivamente anche politici, ha da sempre cercato di contrastare ingiustizie di ogni genere, comprese quelle compiute, ancora oggi, dai falsi professionisti dell’antimafia.

Sciascia amava  peraltro dire sempre: ‘Condraddissi e mi contraddissi’. Era conscio che proprio solo attraverso il contraddittorio, anche attraverso le polemiche accese, se necessario, si può e si deve cercare la verità. La verità vera, osiamo dire, facendo ricorso ad un’altra asserzione tautologica che fa il paio con quella Giustizia Giusta che stava a cuore ieri a Sciascia e Mellini oggi, più che mai, ad un intero popolo italiano, la cui fiducia nella giustizia negli ultimi anni è scemata in maniera molto preoccupante.

È interessante ascoltare gli interventi contenuti in questa playlist, del podcast del convegno di Racalmuto, dal titolo ‘IL MAGISTRATO NELLA SOCIETÀ SICILIANA’, organizzato sempre dalla Fondazione Leonardo Sciascia, nel 2021. Soprattutto l’intervento di sette minuti del procuratore di Palermo Maurizio De Lucia in cui ribadisce più volte che Sciascia ha espresso delle opinioni non condivisibili e sbagliate riguardo all’amministrazione della giustizia. A rincarare la dose, sempre contro Sciascia e senza che nessuno replicasse ci ha pensato l’allora procuratore generale presso la Cassazione Giovanni Salvi.
A distanza di due anni il De Lucia ritorna a Racalmuto il 21 settembre prossimo, per partecipare al convegno ‘A CIASCUNO IL SUO – La (impossibile?) fiducia nella giustizia’.

http://www.fondazioneleonardosciascia.it/il-magistrato-nella-societa-siciliana-podcast/