Ce l’hanno con Emilio Tringali? Ancora una volta stamattina presto un’auto sospetta si aggirava attorno alla sua abitazione. Lui ha denunciato parecchie intimidazioni. E lo Stato che fa? Intanto continua a denunciare: I 10 MISTERI DEI RIFIUTI DI PASSO SCARPARO A VITTORIA (RG)

Emilio Tringali sta conducendo una strenua battaglia contro le numerose illegalità commesse a Vittoria e dintorni.

Ha ricevuto diverse intimidazioni, regolarmente denunciate.

Riteniamo che la sua pericolosa sovraesposizione sia stata finora fin troppo sottovalutata da chi di dovere.

Ma lui imperterrito continua a sfidare i poteri forti, i poteri occulti.

A seguire altre due sue segnalazioni che dovrebbero fare sobbalzare sulla sedia chi di dovere…

È CALTANISSETTA SEDE DELLA SBIRROMAFIA?

<<Talpe e depistaggi. Accessi illeciti ai sistemi informatici riservati del ministero degli interni, per conto di elementi collegati a cosa nostra. Funzionari in politica. Il rapporto con la confinante Vittoria, dove il commissariato di polizia è in affitto presso cosa nostra, per metà (e l’altra?). I favoreggiamenti e la monopolizzazione delle associazioni antiracket. Il sistema Montante. Il circuito “ecomafia” dei rifiuti speciali. Gli avvicendamenti funzionali in blocco. Il silenzio della stampa>>.

Ed ancora se ci ci riferiamo alla realtà di Vittoria…

1) Come sia stato possibile consentire un affitto dell’area dei locali già sotto sequestro ad un uso speciale che impone adeguamenti specifici.
2) Come sia stato possibile concedere una nuova autorizzazione unica ambientale ad appena sei giorni dopo l’ispezione del 24 marzo 2021.
3) Perché il sequestro del 20 ottobre 2021 abbia riguardato esclusivamente la massa dei rifiuti, lasciando fuori i conti correnti attivi bancari della ditta?
4) Perché al titolare viene consentito di eleggere a proprio domicilio “provvisorio” gli uffici presso l’area sequestrata, pur essendo indiziato di reato ambientale, detenendo le chiavi e libertà di accesso?
5) Perché le aziende conferitrici non sono state obbligate a riprendersi i rifiuti stoccati nel sito, non conformi all’etichetta?
6) I fatti provano un disegno criminoso perseguito in concorso fra più individui, alcuni persino consanguinei. Non risultano incriminazioni di reato in associazione.
7) Dal sequestro sono passati quasi due anni. Perché le indagini non sono state chiuse, col rischio di favorire la prescrizione dei reati?
8) Già in ottobre 2021 i Vigili del Fuoco avevano informato le autorità del concreto pericolo d’incendio dei rifiuti lasciati alle intemperie. Ad oggi, in mancanza di intervento, il pericolo continua a sussistere.
9) I grandi sacchi contenenti i rifiuti speciali da televisori triturati oggi presentano macchie giallastre, segno della formazione di ossido di mercurio, letale per la potabilità delle falde acquifere. Le acque dei pozzi limitrofi, che forniscono gli acquedotti pubblici di Vittoria e Gela, sono monitorate per tale rischio?
10) I terreni confinanti il sito sono stati oggetto di attività simili, sempre legate alla gestione di rifiuti. Sono collegati in qualche modo alla Casmenae Petra o di affiliati?

Questi i principali quesiti. Resta scandaloso come tali attività siano state consentite in aree idrogeologicamente inidonee.>>.