OdG Nazionale e FNSI si costituiscono parte civile alla libertà di stampa

In tutta onestà non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione sconvolgente, francamente assai imbarazzante, dove l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione Nazionale Stampa Italiana, nonché garanti dei giornalisti iscritti all’Albo, si potessero costituire parte civile in un processo contro dei giornalisti senza nessun motivo.

Per dover di cronaca seppur con dispiacere, in questo bellissimo Paese succede anche questo. Ma restando sui fatti, il sottoscritto e il collega Pino Guastella, ed altre persone, ci vedono imputati nel processo per diffamazione, a Siracusa, per aver osato aprire un’inchiesta giornalistica sul collega Paolo Borrometi.

Un’inchiesta che mette in luce vari aspetti che contrastano fortemente le dichiarazioni del Borrometi e le sue uscite pubbliche, anche in compagnia di compagini illustrissime, dove io e il collega Guastella abbiamo smentito, attraverso innumerevoli articoli, basandoci esclusivamente su documenti pubblici e dichiarazioni di chi era a conoscenza su determinati fatti riguardanti il giornalista in questione. Praticamente abbiamo scoperchiato una pentola che nessuno ha osato scoperchiare, tra l’altro, punto fondamentale ancora più importante, a tutt’oggi non c’è nessuna smentita sulla nostra inchiesta.

Un lavoro giornalistico d’inchiesta, permettetemi la presunzione, degno di cronaca e dall’aspetto professionale di alto livello visto l’Albo a cui apparteniamo: ovviamente questo è quello che pensavamo. Invece no, siamo costretti a difenderci dall’arroganza borghese di un personaggio pubblico decorato, insignito e scortato. Come a dire: “Io sono io e voi non siete un cazzo!”.

Ma quello che ferisce maggiormente è la pugnalata che ti arriva dagli stessi organi di cui fai parte (OdG Nazionale e FNSI), ai quali paghi annualmente per sostenerli e che dovrebbero tutelarti a garanzia della tua professionalità, e ti illudi, magari, di far parte della stessa squadra. Macché, in questo caso nemmeno un chiarimento interno… Niente di tutto ciò, anzi, si è preferito schierarsi da una parte classificando giornalisti di serie A e giornalisti di serie B.

È doveroso sottolineare che i rispettivi presidenti, per giunta, si costituiscono parte civile in questo processo senza nessun motivo. (Assai imbarazzante). A parer mio: se le procure avessero letto la nostra inchiesta, molto probabilmente non ci sarebbero i presupposti per aprire un processo. Ma forse, e dico forse, se il presidente dell’OdG Nazionale e il presidente della FNSI avessero letto l’inchiesta dei giornalisti di serie B, probabilmente avrebbero evitato queste discriminazioni tra colleghi.

Senza offesa, al netto di quanto accadrà in tribunale, mai fu più azzeccata in questa caso la battuta di un grande attore e regista mio corregionale: “Ma sono del mestiere questi?”