“Finanziaria”, la trattativa della Regione

L’assessore regionale all’Economia, Falcone, a Roma per difendere dall’impugnativa alcune parti della Finanziaria e del ‘collegato’. I dettagli sulle norme a rischio.

L’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, è decollato da Palermo ed è atterrato a Roma. Al ministero è stato atteso per discutere dell’impugnativa di alcune parti della Finanziaria regionale da parte del Consiglio dei ministri e della sorte del cosiddetto ‘collegato’ alla Finanziaria. E nel frattempo il presidente Schifani è a lavoro con i dirigenti generali per difendere in particolare gli articoli del ‘collegato’ che interessano la Sanità, come i 10 milioni di euro per pagare bonus da 18 mila euro all’anno ai medici che accetteranno di lavorare negli ospedali periferici. O come la norma che aumenta del 7% le rette a favore delle Rsa. O come la sanatoria dei debiti dei privati convenzionati. O come l’articolo che aumenta del 15% il budget delle Aziende sanitarie destinato alle assunzioni, anche dei precari covid, da impiegare negli ospedali di comunità, in costruzione con i fondi del Pnrr. Schifani e Falcone tentano di salvare dalle sciabolate del governo anche i fondi per la ricapitalizzazione dell’Airgest (4,2 milioni di euro) e per Sicilia Digitale (800 mila euro). Tutto ciò è contenuto nel disegno di legge ‘collegato’ alla Finanziaria ma autonomo. Nella Finanziara invece Roma ha bocciato solo due articoli: uno che stanzia 4,3 milioni per incentivi ai dipendenti regionali e un altro che avrebbe trasformato il Cefpas, il Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario, in un ente aggiuntivo della Sanità come se fosse un’Azienda sanitaria. E’ salvo invece il comma che aumenta le giornate di lavoro dei forestali. Per il resto Finanziaria e Bilancio hanno superato l’esame romano. E il presidente Schifani commenta: “La Finanziaria ha retto nel suo impianto complessivo. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha impugnato esclusivamente due norme: l’articolo 8, relativo agli incentivi economici al personale regionale, e l’articolo 25, che fa riferimento alla trasformazione del Cefpas in ente del sistema sanitario regionale”. E sul ‘collegato’ Falcone spiega: “Per quanto riguarda il cosiddetto ‘collegato’ abbiamo avviato un confronto col ministero dell’Economia per capire le norme che andranno salvate e quelle su cui invece dovremo soprassedere rinviandole ad un altro strumento legislativo”. Solida e non impugnata è invece la norma che avvia la stabilizzazione dei 3.700 precari Asu, ultima categoria del precariato storico ad attendere il contratto a tempo indeterminato dopo Pip, Lsu e contrattisti regionali. Gli uffici preposti alla Regione sono a lavoro per preparare la circolare da inviare agli enti utilizzatori degli Asu per velocizzare la fase di applicazione della norma e avviare le procedure per la stabilizzazione. I lavoratori interessati presenteranno istanza direttamente all’Ente dove sono a lavoro.

teleacras angelo ruoppolo