Crisi idrica e agricoltura: l’allarme del Consorzio di bonifica Agrigento 3

Il commissario del Consorzio di bonifica Agrigento 3, Baldassare Giarraputo, interviene nel merito della crisi idrica a danno dell’agricoltura. E afferma: “Sulla base delle condizioni attuali, gli agricoltori dovranno scegliere quali colture privilegiare, perché non c’è la disponibilità necessaria di acqua per tutte le piante. E ciò malgrado l’acqua del lago Arancio, da cui attingono gli agricoltori del Belice, sia tornata a essere disponibile dopo una lunga inutilizzabilità causata dalla presenza sui fondali dell’alga rossa. Le ultime analisi hanno dato un esito favorevole. Al momento su quel bacino sono invasati 16 milioni e mezzo di metri cubi di acqua. Normalmente il fabbisogno per gli agricoltori è di 20 milioni di metri cubi, ma quest’anno bisognerà rinunciare al travaso di acqua normalmente proveniente dalla diga Garcia, perché quella risorsa è già stata destinata dalla cabina di regia sulla siccità esclusivamente agli usi civili. La mancanza di piogge e l’aumento delle temperature potrebbero far peggiorare la situazione. L’agricoltore che dispone di impianti propri di approvvigionamento idrico può fare una programmazione, gli altri devono fare attenzione. Sono a rischio soprattutto le colture ortive, che hanno bisogno di molta più acqua delle altre piante. Le irrigazioni di soccorso per le coltivazioni arboree saranno assicurate, ma non potranno essere più di un paio. Speriamo che arrivi qualche precipitazione che ci consenta di respirare”.