Il generale Esposito e la “rete” delle barbe finte

“…Prima di dar conto degli elementi che consentono di dimostrare come il MONTANTE abbia potuto godere di un circuito relazionale fortemente e stabilmente impegnato a preservarlo, in specie, dalle indagini che questo Ufficio stava conducendo sul suo conto, occorre evidenziare le acquisizioni dimostrative dell’esistenza di consolidati rapporti tra l’imprenditore di
Serradifalco ed il Generale Arturo ESPOSITO, il quale è stato certamente il promotore ed il principale attore delle vicende che si esamineranno nella presente parte della trattazione.
..Gli elementi acquisiti al procedimento sono in grado di comprovare, innanzitutto, la sussistenza di strettissimi rapporti tra il MONTANTE ed il Generale Arturo ESPOSITO, il quale, è bene ripeterlo, è stato Direttore dell’A.I.S.I. sin dal giugno del 2012 e per i successivi quattro anni, avendo in precedenza ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri.
Si considerino, a tal proposito, le dichiarazioni rese da Marco VENTURI, che ha riferito di essere a conoscenza degli ottimi rapporti intercorrenti tra il Generale ESPOSITO “dei servizi segreti” ed il MONTANTE, per come lo stesso MONTANTE ebbe a confidargli (verbale di sommarie informazioni reso in data 12.11.2015): «Lo stesso MONTANTE mi ebbe anche a dire di essere in ottimi rapporti col generale ESPOSITO dei Servizi Segreti».
Anche a voler prescindere dalle dichiarazioni del VENTURI, una inoppugnabile conferma proviene dalle annotazioni del file excel, che consentono di documentare come il MONTANTE avesse, effettivamente, risalenti rapporti col Generale ESPOSITO:

17/12/2007
ore 10,30 app. Gen. Esposito carabinieri Palermo con

Colonnello Eramo Diego
17/12/2007
ore 11,00 con Eramo da Arturo Esposito comando
Palermo

09/04/2008 cena Gen. Arturo Esposito, incontrato Luca Orlando

29/01/2009
ore 11,00 app. Gallitelli e Arturo Esposito carabinieri

(Esposito mi ha presentato Colonnello Paticcano Vincenzo
inviato in Venezuela)

16/10/2009 ore 19,00 da Arturo Esposito Comando dei Carabinieri

19/11/2009 ore 16,00 app. Arturo Esposito coomando

16/12/2009 ore 15,00 da Gen. Arturo Esposito

18/12/2009 ore 16,00 nuova visita da Gallitelli ed Esposito Arturo x
chiarire

20/01/2010 ore 12,00 Gen. Esposito A.

12/10/2010
ore 17,00 incontro Gallitelli e Esposito Arturo in comando

carabinieri

05/10/2011 ore 11,00 da Esposito con Paolo Graziano Napoli

12/10/2011 ore 11,00 Gallitelli poi Esposito

24/11/2011 ore 19,30 comando generale da Gallitelli / Esposito
Arturo presentato Pitruzzella

12/12/2011 ore incontro con Esposito + Venturi +

01/02/2012 ore 18,00 incontro con Gallitelli ed Esposito Arturo

10/05/2012 ore 18,00 app. Comando carabinieri Gallitelli/Esposito A.

07/06/2012 ore 17,00 app. Arturo Esposito

13/09/2012 ore 20,30 cena Arturo Esposito poi incontrato Schifani e
Vicari

22/11/2012 ore 21,00 cena Arturo Esposito con Panucci al Bernini

20/02/2013 ore 18,00 incontrato Aisi / Esposito

06/03/2013 ore 16,00 app. Esposito

07/03/2013 09,00 app.amico di Arturo Esposito Dott. Melaragni al
Bernini

19/09/2013 ore 10/11 app. Arturo Esposito

20/11/2013 ore 14/15 app. Esposito Arturo con Lo Bello AISI

13/03/2014 ore 12/13 app. Gen. Esposito AISI

28/01/2015 ore 18/19 app. Arturo Esposito

28/01/2015 ore 18/19 app. Arturo Esposito

13/05/2015 ore 13,15 andato Esposito non c’era

18/06/2015 ore 10,00 app. Aisi, Esposito + Blasco

..Occorre sin d’ora evidenziare che, sempre dalle suddette annotazioni, è possibile evincere come il MONTANTE — in epoca successiva al mese di febbraio del 2015 — si era recato una
prima volta del Generale ESPOSITO (senza, a quanto pare, rinvenirne la presenza) ed aveva poi avuto con questi (…) un appuntamento, alle ore 10 del 18 giugno 2015, alla sede dell’AISI.
Del resto, sempre dal file in questione, pare evincersi una certa dìmestichezza del MONTANTE con gli ambienti dei servizi di informazione, risultando la sussistenza di stretti
rapporti anche col predecessore del Generale ESPOSITO, il Prefetto Giorgio PICCIRILLO, già Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri dal gennaio del 2008 e. a partire dal
15 giugno 2008 (e sìno al momento in cui è stato, appunto, nominato l’ESPOSITO), Direttore dell’A.I.S.L.

19/01/2008 consegnata bici Piccirillo matr.MU057

..Ulteriori elementi di conferma, sia pure indiretta, ai rapporti di cui qui si discute si rinvengono nella vicenda di cui si è già disquisito relativa al pranzo tenutosi, l’l aprile 2014, al ristorante
“Charme” di Palermo tra il MONTANTE ed il fratello del Generale ESPOSITO, all’epoca Questore di Trapani.
Emerge. altresì — sempre dal contenuto del file excel di cui trattasi — come la natura dei rapporti esistenti tra il MONTANTE ed il Generale ESPOSITO non si siano arrestati ad un
mero livello istituzionale, ma si siano spinti ben oltre, come sarà peraltro chiaro dall’insieme delle acquisizioni procedimentali di cui si darà conto nel prosieguo.
..Ed invero, nella cartella “CURRIC. PER SEN” del predetto file (al cui interno, come si è già detto, il MONTANTE ha annotato, almeno per parte degli appunti ivi contenuti, i soggetti che
a lui si sono rivolti per ottenere “raccomandazioni”), è dato rintracciare il seguente appunto:
ESPOSITO ARTURO: GIANFRANCO MELARAGNI
Tale annotazione trova una perfetta corrispondenza con le altre contenute nella cartella “TUTTI” di cui si è dato poc’anzi conto ed in specie quelle segnate alle date del 6 e 7 marzo
2013. In altre parole, incrociando i dati di cui si dispone, è possibile concludere che, verosimilmente
in occasione dell’incontro avuto il 6 marzo 2013, il Generale ESPOSITO avesse “segnalato”
al MONTANTE il nominativo del dott. Gianfranco MELARAGNI ed il giorno dopo il MONTANTE aveva poi incontrato lo stesso MELARAGNI all’Hotel Bernini.
Si tratta di un primo elemento da tenere in debita considerazione alla luce di ciò che si verrà dicendo, poiché consente di illuminare gli accadimenti che si sono succeduti a partire dal febbraio del 2015 e di porre un primo fondamentale tassello in grado di dimostrare come l’ESPOSITO sia soggetto che è parte integrante del circuito relazionale del MONTANTE nella cui orbita è stato attratto attraverso l’usuale schema comportamentale di quest’ultimo e cioè l’elargizione di favori da portare poi all’incasso alla prima occasione utile. Per completezza va altresì rilevato che il MELARAGNI di cui si è parlato si identifica, con ragionevole certezza, in Gianfranco MELARAGNI già Dirigente Superiore della Polizia di Stato oggi in quiescenza.
Il MELARAGNI risulta aver percepito redditi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 2011, il che sta a testimoniare che, nel momento in cui era avvenuto l’incontro col MONTANTE caldeggiato dal Generale Esposito, apparteneva ai Servizi di informazione e il MELARAGNI, poi, dall’1.1.2014, veniva nominato Capo di Gabinetto del Sindaco di Latina, ruolo che ricopriva fino al 19.6.2015.
..Tanto premesso, le attività d’intercettazione hanno permesso di acquisire importanti elementi ai fini dell’indagine, avendo portato alla luce plurime vicende che accomunano il D’AGATA ed il MONTANTE quali ultimi destinatari e beneficiari di notizie di natura riservata acquisite da apicali esponenti delle istituzioni, in specie da appartenenti all’A.I.S.L, al fine di ostacolare le indagini condotte da questa D.D.A..
Può senz’altro dirsi in questa sede come ci si sia trovati innanzi ad una tentacolare rete di rapporti che dimostra la pervasività del contesto investigato e sta a testimoniare il sistema di protezione che si è alzato attorno agli odierni indagati da  parte di soggetti inseriti ai più alti livelli della Polizia di Stato, dei Servizi di Informazione e Sicurezza e dell’ambiente politico italiano.
E’ emerso, in buona sostanza, un contesto di soggetti legati a doppio filo dallo scambio di favori funzionali a tutelare le reciproche posizioni acquisite nei rispettivi contesti di operatività e che sembra avere, come finalità ultima, quella di proteggere coloro che ne fanno parte ed evitare possibili negative conseguenze derivanti da attività d’indagine nel timore, evidentemente, che il coinvolgimento dell’uno potesse riverberarsi negativamente sugli altri e così creare un pericoloso effetto domino che, appare facile concludere, occorreva necessariamente evitare..”.

 

fonte http://mafie.blogautore.repubblica.it/