Strage di Erba: Le Iene rilevano diverse prove che dimostrerebbero l’innocenza dei coniugi condannati all’ergastolo e massacrati dalla stampa come mostri

Strage di Erba: un caso veramente chiuso?

Ieri, Le Iene, in un servizio davvero dettagliato hanno messo in evidenza tutti gli errori commessi nelle indagini condotte da Carabinieri e Procura sul caso di erba dove furono trucidate 4 persone e che portarono alla condanna, con sentenza definitiva , all’eragastolo dei coniugi Olindo e Rosa
Azouz Marzouk, che nella strage ha perso moglie e figlio, parlando con Antonino Monteleone, dice di non credere alla verità processuale. Come lui, alcuni esperti nutrono forti dubbi sulla colpevolezza di Olindo Romano e Rosa Bazzi

La trasmissione ha messo in evidenza come i Pm abbiano addirittura tentato una specie di “plagio” nei confronti dei due coniugi , portandoli ad una confessione con il vile gioco del ricatto psicologico. Facendo sentire parte delle loro registrazioni , effettuate nel corso delle interrogazioni, Olindo e Rosa per salvare l’uno dall’altro dal carcere con la promessa di benefici , avrebbero confessato cose non compiute. I PM avrebbero approfittato della debolezza e della stanchezza psicologica dei due. 

Olindo e Rosa stanno scontando una pena giusta? Secondo Le Iene e molte testimonianze No. Da dodici anni sono in cacercere per una macchia di sangue trovata nella loro auto che si trovava a pochi passi dall’abitazione e che potrebbe essere stata trasferita dagli stessi Carabinieri . Una serie allucinante di errori nel rilevare le prove che la trasmissione ha messo in evidenza. Una condanna che sembra essere stata più “mediatica” che circostanziata da fatti acclarati e prove certe. 

Un caso che dimostra come, spesso, in Italia la magistratura e gli inquirenti ,cercano più il “caso mediatico” che la verità. Condannare le persone senza prove certe e senza il preciso ragionamento del “ragionevole dubbio” non sa di Giustizia ma sa di interpretazione personale.Adesso , gli avvocati di olindo e Rosa chiederanno la revisione del processo

Fonte: Italia 1