Ragusa, 40 indagati per un traffico di auto con Malta e la Libia

Quaranta persone sono indagate dalla Procura di Ragusa nell’ambito di indagini della Polizia su tre diverse associazioni per delinquere transnazionali specializzate in riciclaggio, furto e ricettazione di veicoli commerciali dall’Italia per Malta e Libia. Personale della Polizia stradale e della Squadra mobile ha recuperato nel porto di Pozzallo e restituito ai legittimi proprietari oltre 30 auto di lusso che stavano per essere trasferite nell’Isola dei Cavalieri, per un valore complessivo stimato in diversi milioni di euro. Oltre 150 poliziotti hanno perquisito 50 obiettivi riconducibili ai 40 indagati, rinvenendo un fucile, targhe rubate, veicoli e pezzi di ricambio di provenienza furtiva, documenti contraffatti e rubati. Agli indagati è stato notificato un avviso di conclusione indagine emesso dalla Procura di Ragusa.Il valore dei mezzi rubati nel mercato dell’usato avrebbe abbondantemente superato il milione di euro. “Le indagini si sono protratte per tre anni – ha spiegato il comandante della Polstrada Ragusa, Gaetano Di Mauro – e hanno permesso di individuare tre nuclei operativi messi in connessione da un gruppo di libici e maltesi che pattuivano ad importi bassissimi, i furti o il dirottamento di mezzi sottoposti a vincoli fiscali dei quali poi i proprietari denunciavano fittiziamente il furto”. I reati contestati alle quaranta persone indagate sono associazione a delinquere finalizzata a ricettazione, riciclaggio internazionale di veicoli, produzione di documenti falsi, simulazione di reato. I gruppi criminali operavano in Sicilia orientale, occidentale e in Calabria. L’indagine e’ stata coordinata dalla procura di Catania, il pm titolare dell’inchiesta e’ Andrea Norzi. Il capo della Mobile di Ragusa, Nino Ciavola che con i suoi uomini ha agito a supporto dell’indagine affiancando la Polstrada ha posto l’accento sul valore di un mercato parallelo che spesso – con il furto dei mezzi commerciali – mette in ginocchio, le aziende “creando anche un circolo vizioso perche’ talvolta le stesse aziende si rivolgono a mercati paralleli”. Le perquisizioni eseguite nelle province di Ragusa (8 indagati), Siracusa (9 indagati), Catania (9 indagati), Roma (1 indagato), Reggio Calabria (2 indagati), Caltanissetta (2 indagati), Agrigento (1 indagato), Pistoia (1 indagato), Gorizia (1 indagato), Crotone (1 indagato), Rovigo (indagato di Ragusa nel frattempo trasferito) e Cinisello Balsamo (indagato di Catania nel frattempo trasferito) hanno coinvolto 150 agenti della Polizia, della questura di Ragusa tra Squadra Mobile commissariato di Modica, Comiso e Vittoria e Reparto prevenzione crimine di Catania oltre alla Polstrada. Sottoposti a sequestro un deposito di 200 metri quadri a Francofonte con migliaia di pezzi di ricambio di veicoli, decine di gruppi propulsori e cambi di veicoli; a Comiso, in casa di due indagati, sequestrati documenti di circolazione, targhe, targhette identificative, certificati di proprieta’; a Scicli, in un’altra abitazione, sequestrati un’agenda e altri documenti di veicoli; a Catania, nell’officina di un indagato, una carta di circolazione di un veicolo rubato e presso un altro indagato, un fucile detenuto illegalmente. Uno dei libici arrestati dalla Squadra mobile nel 2016 aveva contraffatto i documenti di identita’ e condotto un’auto rubata a Milano del valore di oltre 40 mila euro. I 31 veicoli recuperati (di cui 21 autocarri, 1 betoniera, 1 compattatore, 8 autovetture) sono stati rubati a Caccamo, Canicatti’, Rosolini, Avola, San Cataldo, Santa Croce, Augusta, Catania, Modica, Ozzano dell’Emilia, Aci Sant’Antonio, Misterbianco, Pistoia, Gela, Priolo Gargallo, Scordia, Lentini e San Giovanni La Punta. Tre vetture ed un autocarro a La Valletta.

Fonte nuovosud