Truffa sui fondi UE in sanità: il caso Promedical, Policlinico e Civico

Anni fa, in alcuni ambienti della sanità siciliana vantavano la loro amicizia con i dirigenti dell’Assessorato Regionale delle Attività Produttive. Recentemente, la maggior parte di questi dirigenti sono entrati, a vario titolo, nella vergognosa vicenda del “Sistema Montante”.

Cosa c’entra la sanità con il “Sistema Montante”. Andiamo per ordine.

Nel luglio 2010, epoca Lombardo, viene pubblicato l’avviso pubblico per la “concessione delle agevolazioni in favore della ricerca, sviluppo ed innovazione” previste per la linea di intervento 4.1.1.1 del PO FESR 2007-2013 per un ammontare di  47.654.000,00 Euro (GURS S.O. n.30 del 2/7/2010).

Più di quarantasette milioni!! Vediamo che fine faranno! Iniziamo con questa ricostruzione.

La dott. Grazia Terranova viene nominata Dirigente del Servizio “Innovazione e Ricerca per le Imprese” del Dipartimento delle Attività Produttive nel luglio dello stesso anno (D.D.G. n. 312554 del 27/12/2010).  Oggi la Terranova, dopo aver nominato i vincitori di molti finanziamenti P.O.FESR nel 2011 (cofinanziati dalla commissione europea) è responsabile delle verifiche dell’esecuzione dei progetti cofinanziati dalla commissione europea, nel gabinetto di N.Musumeci. (D.P. 1656 del 23 marzo 2018). In altre parole, controlla la corretta esecuzione dei progetti in passato valutati idonei da lei stessa. Controllato e controllore! Parecchio strano considerato quanto vi dirò.

La dott. Grazia Terranova in un congresso sui finanziamenti europei spiega che i soldi saranno dati a progetti di 600.000 – 6.000.000 euro per favorire un po’ tutti (Convegno Annuale 2010 “Risultati e Prospettive del PON Ricerca e Competitività 2007-2013”)

Quindi, finanziamenti distribuiti a pioggia, nella più classica delle tradizioni siciliane!! Più difficili da controllare. Negli anni successivi, lo stesso decreto anticorruzione indicherà la parcellizzazione dei processi di finanziamento come un fattore di rischio di corruzione.

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Molti  progetti presentati da professionisti  della sanità vengono approvati dalla Dirigente per il finanziamento di un totale di più di 6 milioni euro.

Uno di questi progetti è il progetto nominato “MICE”. La dott. G.Terranova, in quanto responsabile del Servizio “Innovazione e Ricerca per le Imprese”, decreta che per il progetto “Metodologie innovative per la conservazione di emocomponenti – MICE”,

è concesso il contributo complessivo di € 922.870,00 al partenariato composto dalle seguenti imprese:

  • PROMEDICAL S.R.L. con sede legale in Santa Flavia (PA) (impresa capofila), Via Giuseppina Greco, 8 – Partita IVA 03775420825, contributo € 302.310,00;
  • NEOMEDIA S.R.L. con sede a Palermo – Partita IVA 04341900829, contributo € 110.760,00;
  • LABORATORIO ANALISI CLINICHE DOTT.SSA BALISTRERI ROSALIA S.A.S. con sede a Bagheria (PA) – Partita IVA 04713570820, contributo € 79.800,00;
  • Università degli Studi di Palermo con sede a Palermo – Partita IVA 00605880822, contributo € 430.000,00;”

Il codice del progetto è CUP: G33F11000030004.

Il decreto specifica che il contributo assegnato è soggetto a revoca totale o parziale “qualora non vengano rispettate tutte le indicazioni e i vincoli contenuti nel bando, ovvero nel caso in cui la realizzazione dell’intervento non sia conforme, nel contenuto e nei risultati conseguiti, all’intervento ammesso a contributo“.

Tra le indicazioni e i vincoli ottenuti nel bando ci sono la realizzazione del progetto, nelle modalità e nei tempi previsti, e una adeguata pubblicizzazione. Le fasi successive del finanziamento vengono confermate con decreti successivi a firma del dr A.Ferrara, uno dei primi indagati per il “Sistema Montante”. Il dr Ferrara è originario dello stesso paesino del Montante, Serradifalco, che dista 20 Km da Caltanissetta, città dell’ex Assessore L.Vancheri.

STRANEZZA N.1: le sedi della Promedical e del Laboratorio Balistreri.

Il sito ufficiale di una ditta è il biglietto da visita della stessa. Il sito ufficiale della Promedical  è molto “povero” e non mostra i punti di forza della propria attività produttiva che, anzi, sembra dubbia (www.promedical.it). In più il sito indica come sede di produzione e amministrativa un appartamento di un piccolissimo paese del palermtano, Santa Flavia Via G.Greco n. 8. Un appartamento che, certamente, non può avere la destinazione d’uso per attività industriali.

Nel caso della capofila Promedical il sito ufficiale è molto “povero” e non mostra i punti di forza della propria attività (www.laboratoriobalistreri.it) In più il sito indica come sede di produzione e amministrativa un appartamento di Bagheria, Corso Butera n.289, che sembrerebbe non poter avere neanche la destinazione d’uso per una attività sanitaria nè l’agibilità. Come gestire un’emergenza sanitaria da quella “porticina” ??

STRANEZZA N.2: la pubblicizzazione dei risultati del progetto.

Chiunque si occupi di progetti europei conosce la “dissemination” ossia quel processo di pubblicizzazione dei risultati, soprattutto via rete, che dimostra il buon utilizzo del finanziamento.

Di solito è sufficiente cercare con Google il CUP, cioè il codice del progetto. Così abbiamo inserito in Google il codice G33F11000030004  e abbiamo trovato i risultati di una elegante ricerca realizzata con il personale del centro trasfusionale dell’ARNAS Civico di Palermo. Peccato che il costo complessivo di questo ricerca si aggiri intorno ai 50.000 euro (40 esperimenti x 1000 ognuno= 40.000 euro; spese amministrative 10.000) molto meno del finanziamento.

E’ difficile pensare che la Promedical produca le sacche e faccia ricerca nelle sedi descritte, altrimenti ci sarebbe un altro problema ben più grave! Quindi i costi sarebbero solo quelli dell’esperimento, ben differenti da quanto descritto. Anche se fosse aggiunta il contratto di lavoro per un anno per una persona arriveremmo comunque ad un totale di 150.000 euro, cifra ben inferiore a quella consegnata di 1.016.036 euro, come dichiarato nel sito di OpenCoesione. E i rimanenti 900.000 euro a cosa sono serviti

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STRANEZZA N.3: la capofila Biomedical sembra chiudere i battenti

La Promedical dopo aver ricevuto i finanziamenti sembra aver perso il cliente più importante, il Centro Trasfusionale del ARNAS Civico di Palermo. Infatti dopo un periodo di grave crisi durante il quale la ditta non riusciva a fornire le sacche per la raccolta del sangue, la Promedical ha dichiarato che sarà sostituita dalla ditta PM3 (ditta sconosciuta). Una delibera “avventurosa (Del. Com.Str. N.74 del 4/10/2018) del commissario dell’ARNAS dott.Giovanna Volo (già indicata come possibile direttore sanitario del Policlinico di Palermo).

Come mai la ditta Fresenius, ditta leader nel settore dei dispositivi medici trasfusionali non è stata invitata a subentrare alla Promedical? Ne avrebbe avuto il diritto  considerato che era la senconda nella graduatoria della gara specifica (ARNAS Civico Delibera n.1121 del 29/6/2017). Ma questa è un’altra storia che ci impegnerà nelle prossime settimane con interessanti articoli sulla sanità e l’Assessorato delle Attività Produttive siciliane.

Quindi per il progetto vengono spesi 150.000 euro a fronte di un finanziamento milionario e la ditta capofila sembra aver preso i soldi ma aver perso l’unico cliente. Strano!!! Se fossi la dott. G .Terranova avvierei un audit su questo finanziamento in modo da revocarlo nel caso osservasse anomalie.  farsi restituire 1.000.000 di euro non sarebbe male in questo periodo di ristrettezze.

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Se tutto verrà confermato, quanto abbiamo raccontato potrebbe essere il nodo di connessione tra sanità e attività produttive. Questa ipotesi sembra trovare un fondamento in altri casi di finanziamento di cui parleremo in futuro e che ci permetteranno di conoscere meglio questo guppo di interesse.

Gli attuali assessori della salute e delle attività produttive dovrebbero aprire gli occhi. Ma forse hanno qualche problema anche loro. La Ditta Fresenius dovrebbe aprire gli occhi. Ma forse sa tutto.

SUSITI, AMUNI’

Prossimi articoli (settimanali, già pronti con documentazione)

Il Policlinico di Palermo non è un ospedale per Bombay: come fare carriera.(pubblicato)
La SBC e i finanziamenti europei: il caso Pennisi
La SBC e i finanziamenti europei: il caso CRB
La SBC e i finanziamenti europei: il caso Rimedri
La SBC e biobanche: un affare di 15.600.000 euro

 

fonte https://susiti.home.blog/2019/04/25/la-sicilian-blood-collection-e-i-finanziamenti-europei-il-caso-promedical/