Caltanissetta: il processo Montante continua con l’ ascolto di 7 pentiti. Intanto il Procuratore Bertone chiarische la posizione di un funzionario della Dia a Catania

CALTANISSETTA – Il capo centro della Dia Renato Panvino che, concluso il suo mandato a Catania e’ stato trasferito come vicario della Questura di Nuoro, “non e’ indagato nell’ambito dell’inchiesta Montante e non e’ al centro di accertamenti”. Lo precisa il procuratore Amedeo Bertone “a proposito un servizio andato in onda su Rainews 24” e sottolineando “l’estraneita’” del dirigente della polizia nelle indagini sull’ex leader di Confindustria Sicilia. “Nel file trovato da Montante – precisa il procuratore di Caltanissetta – l’appunto ‘De Felice per Dia Catania Panvino’ e’ del 19 marzo del 2014, quando Panvino si era gia’ insediato e quindi non poteva essere una segnalazione per la sede”. Infine il procuratore Bertone conferma di “avere avuto nei giorni scorsi un colloquio con il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra sull’inchiesta Montante”, ma durante il quale “non si e’ parlato di particolari delle indagini”. Morra, conclude il magistrato, gli ha “preannunciato la richiesta gli atti dell’inchiesta” che, conferma Bertone, “saranno trasmessi alla commissione antimafia nei prossimi giorni”

Il Tribunale di Caltanissetta ha ammesso l’esame dei sette collaboratori di giustizia inseriti nella lista testi della procura nissena nell’ambito del processo sul cosiddetto “Sistema Montante” che si celebra con il rito ordinario. Il giudice ha disposto che il 13 maggio deporranno nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta, Carmelo Barbieri, Aldo Riggi e Ciro Vara. Successivamente saranno chiamati a deporre Antonino Giuffre’, Salvatore Ferraro, Pietro Riggio e Salvatore Dario Di Francesco. La procura li ha citati per riferire sulla conoscenza dei presunti rapporti intercorsi tra gli imprenditori Antonello Montante e Massimo Romano con appartenenti a Cosa nostra. Alla richiesta avanzata dal pm nella scorsa udienza si erano opposti gli avvocati del collegio difensivo, Dino Milazzo e Giuseppe Panepinto, perche’ ritengono che i capi di accusa non siano attinenti con l’esame dei pentiti. I 17 imputati, sono accusati a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, accesso abusivo al sistema informatico e comunicazione di notizie riservate. (AGI)

Fonte : Il Fatto Nisseno