Licenziamento disciplinare nullo: il Tribunale di Agrigento condanna KSM S.p.A. alla reintegra del dipendente.

 

Il Giudice del Lavoro di Agrigento, Dott. Bartolo Salone, con Ordinanza del giorno 17/05/2019, ha dichiarato nullo il licenziamento disciplinare comminato dalla KSM S.p.A. nei confronti del dipendente Sig. G. G., il quale – dopo ben 33 anni di onorato servizio, svolto sempre con lealtà e probità – veniva attinto nel 2017 da diversi capi di contestazione disciplinare, alcuni dichiarati “generici” ed “aspecifici” ed altri dichiarati “insussistenti” dal Giudice.

In particolare, il Giudice, accogliendo le doglianze articolate nell’impugnativa del licenziamento dall’Avv. Elisabetta Fragapane, difensore del lavoratore, ha dichiarato che non fosse individuabile nessun preciso profilo di responsabilità del dipendente, né dolosa né colposa, nei fatti riportati dal datore di lavoro, dai quali “…non è dato neppure comprendere le ragioni della riferibilità al ricorrente…”.

Pertanto, è stato riconosciuto il diritto alla tutela reale “forte” di cui all’art. 18-4° comma della Legge 300/1970, quindi il datore di lavoro è stato condannato a reintegrare il ricorrente nel posto di lavoro e a risarcirgli il danno versandogli un’indennità commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento fino a quello dell’effettiva reintegra, in misura non superiore a dodici mensilità, nonché al versamento, per il medesimo periodo, dei contributi previdenziali e assistenziali, maggiorati degli interessi legali.