LA FONDAZIONE ‘SCIASCIA’ DI RACALMUTO REPLICA AD UN ATTACCO GRATUITO DI UN GIORNALISTA DISINFORMATO

Leggo un articolo di sabato scorso su Repubblica, a firma di Enrico Del Mercato, pieno di inesattezze e di partigiane malevolenze.

L’articolo è su Sciascia, la sua Racalmuto e la Fondazione a lui intitolata. Quest’ultima, si sa, a Racalmuto non è benvoluta da alcuni: e solo a questi il giornalista ha chiesto notizie. Non si è rivolto agli eredi di Sciascia né al direttore scientifico della Fondazione, né alla bibliotecaria o a chi da decenni, tra difficoltà economiche e guerriglie strapaesane, lavora con passione al compito di tener viva la memoria del nostro grande scrittore.

E perciò, imbevuto da qualche interlocutore in mala fede, il cronista inanella corbellerie. Dice che la Fondazione ha onorato il trentennale solo con un convegno, e invece ce ne sono stati ben quattro, uno sulla giustizia, uno delle università spagnole, uno dedicato alle scuole di tutta l’isola e oltre (da Agrigento a Napoli) e infine uno che abbiamo appena dedicato al “Contesto”, romanzo cruciale nell’elaborazione espressiva e intellettuale dello scrittore. Oso dire che quest’ultimo sia stato uno dei migliori convegni mai dedicato a Sciascia: un convegno ben poco “accademico”, intenso e appassionato, ricco di nuovi contributi che venivano soprattutto da giovani e agguerriti studiosi anziché dai soliti svogliati turisti della convegnistica nazionale. Per non dire, poi, delle rappresentazioni teatrali e della rassegna cinematografica.

E nell’articolo si dice anche che la catalogazione dei carteggi di Sciascia è ancora agli inizi quando procede, nei tempi e nei modi consentiti dalle nostre limitate risorse. Peggio: si dice che nulla si sa di quei carteggi quando invece sono sempre stati resi disponibili a studiosi, dottorandi, tesisti e molti di essi sono stati infatti pubblicati, in tesi di laurea e di dottorato, articoli su quotidiani, settimanali e riviste specializzate (la rivista internazionale di studi sciasciani “Todo Modo” pubblica ogni anno diversi articoli di studiosi sulla corrispondenza custodita presso la Fondazione) e in vari volumi, tra i quali:

– Leonardo Sciascia-Vittorio Bodini Sud come Europa. Carteggio (1954-1960) Besa 2011;

– Leonardo Sciascia-Mario La Cava Lettere dal centro del mondo 1951-1988 Rubbettino 2012;

– Leonardo Sciascia-Roberto Roversi Dalla Noce alla Palmaverde. Lettere di utopisti 1953-1972Pendragon 2015;

– Sciascia-Dell’Arco “Il regnicolo” e “Il quarto grande”. Carteggio Gangemi 2015

– Leonardo Sciascia-Vito Laterza L’invenzione di Regalpetra. Carteggio 1955-1988 Laterza 2016;

– Leonardo Sciascia-Vincenzo Consolo Essere o no Scrittore. Lettere 1963-1988 Archinto 2019;

– Giovanna Lombardo Grazie per la traduzione. Leonardo Sciascia e Mario Fusco. Lettere 1965-1988Olschki 2019;

– E Sciascia che ne dice? A cura di Francesco Izzo (con il carteggio fra Leonardo Sciascia e Mino Maccari) Olschki 2019.

Tra indignazione e pietas, sto a chiedermi il perché questo deprecabile esempio di giornalismo.

Antonio Di Grado

Direttore letterario della ffondazione ‘Leonardo Sciascia’