LETTERA DI PIETRO CAVALLOTTI AD UN UMILE ED INQUALIFICABILE SERVO DEL ‘SISTEMA SAGUTO’

Queste sono le dichiarazioni spontanee fatte oggi da Provenzano al processo di Caltanissetta.

Tanto per intenderci, Provenzano è quello coi capelli lunghi che, come visto a Le Iene, ha chiamato la Saguto “la mia regina”, quello delle cassette di frutta, delle fragoline, della menta e del lime, ovviamente prese dalle aziende sequestrate in cui collaborava. Quello che apprezzava molto “la costante e tabureggiante penetrazione mediatica” a favore della sovrana, cioè l’articolo scritto da Gargano per la Saguto che gli promise una bella casa in via Libertà da togliere ad una signora a cui era stata sequestrata.

https://www.radioradicale.it/scheda/593076?i=4081400

Mi viene da vomitare per quello che ho sentito. Lui dice di essere una persona di umili origini, che ha studiato in una delle migliori università del mondo. Ha aiutato molte persone nello studio e il suo sogno è quello di creare una grande libreria coi divanetti dove si ascolta musica. Sono veramente commosso per tutto questo amore per lo studio e la ricerca: “se puoi sognarlo, puoi farlo”.

Molta gente da innocente ha smesso di sognare e si è ritrovata col culo a terra senza colpa, senza un motivo, a dovere reinventarsi un lavoro, dare da mangiare ai propri figli, difendersi in processi truffa fatti tanto per.

Ha lavorato nelle amministrazioni giudiziarie insieme ai suoi familiari perché pensava che la legge gli permettesse di farlo. A malincuore, quindi, si è ritrovato sul conto corrente decine di migliaia di euro per meno di due anni di lavoro. Può capitare.

Tutti lo pregavano per fare l’amministratore giudiziario ma lui si rifiutava. Ha accettato la coadiuzione nella misura di prevenzione a carico dei signori Virga solo per aiutare la Saguto che era insoddisfatta di Rizzo che proprio la Saguto aveva nominato come amministratore giudiziario su raccomandazione del capitano della DIA nonostante lo reputasse “un cretino”.

Gli altri parlavano male di lui solo perché erano invidiosi.

I media hanno diffuso notizie false e si è preoccupato per l’incolumità dei figli. Le Iene praticamente mentono.

Si occupava di convegni nazionali e internazionali di alto livello. Solo perché noi siamo in mala fede abbiamo pensato che lui volesse organizzare un convegno truffa per glorificare la Saguto dopo i servizi de Le Iene.

Da grande imprenditore che ha fatto la gavetta (vale a dire neanche un giorno di lavoro materiale, vero in azienda) poteva spiegare agli altri come si amministravano le aziende sequestrate.

Ha lavorato in ambienti ad alta densità criminale ma non è mai venuto a compromessi. Praticamente un eroe. Si è messo a tal punto contro la mafia che, infatti, cammina a piede libero come se nulla fosse.

Spera che i Magistrati che lo hanno intercettato abbiano capito che lui era una persona buona e “laboriosa”. Infatti, dalle intercettazioni traspare che era una persona altruista e che dava un contribito non per arricchirsi ma per combattere contro la mafia.

Per di più, per il bene delle aziende e dei lavoratori, si spaccava la schiena.

Evidentemente mentono quei dipendenti che raccontano di essere stati minacciati da Provenzano perché volevano andare da Pino Maniaci a raccontare le sue malefatte. Anziché lamentarsi, avrebbero dovuto apprezzare tanta efficienza, dedizione e rispetto per la dignità dei lavoratori.

Spera di avere dato un contributo alle aziende in cui ha lavorato come coadiutore. Immagino che i proprietari e i lavoratori di quelle aziende lo stiano ancora ringraziando.

La tesi al figlio della Saguto non l’ha scritta lui. Infatti, può capitare a tutti di scrivere con i sacrifici la propria tesi e poi ricordarsi vagamente l’argomento o dimenticarsi il titolo.

È uno che fa ancora il mental coaching di tanti ragazzi, alcuni dei quali figli di Magistrati e spera che questa brutta vicenda non influisca sulla sua carriera.

Peccato che sulla carriera dei giovani Cavallotti è ricaduta la colpa di essere figli di persone assolte e grandi laboratori.

Affida, infine, a sua madre le sue preghiere.

Io vorrei capire solo una cosa. A chi devono affidare le proprie preghiere tutti quelli che hanno perso il posto di lavoro per colpa di alcuni parassiti che hanno giocato a fare gli imprenditori coi soldi degli altri?

A chi si devono rivolgere tutti quelli che sono stati licenziati per fare posto a persone di comprovata “fiducia”?

A chi devono affidare le proprie preghiere quelli che si sono visti prima sequestrare la vita ingiustanente e poi si sono visti restituire i debiti e le macerie?

Schifo!