CHIESTA L’ARCHIVIAZIONE PER UNA QUERELA PRESENTATA DAL GIORNALISTA BORROMETI CONTRO L’ON. GENNUSO

Il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Ragusa, Dott. Francesco Riccio, ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale per diffamazione a carico dell’On. Giuseppe Gennuso, querelato dal giornalista Paolo Borrometi per dei commenti ad un articolo del nostro blog, ItalyFlash , risalenti al 25 luglio 2018.
Il Dott. Riccio nella suddetta richiesta di archiviazione precisa, testualmente, che l’On. Gennuso “nei tre commenti pubblicati si limita ad esprimere un giudizio polemico sull’attività di giornalista svolta dal Borrometi, invitandolo a raccontare anche momenti della sua vita,  che l’hanno visto in prima linea nella lotta alla mafia”.
A tale richiesta si è opposto il Borrometi e, pertanto, il Tribunale di Ragusa ha fissato per il 30 settembre 2020  un’udienza preliminare per decidere se accogliere la richiesta della Pubblica Accusa che, come detto, non ravvisa alcuna diffamazione da parte dell’On. Gennuso, in quei commenti che vengono citati nel ricorso contro l’archiviazione presentato il 25 novembre 2019 dall’avvocato di Paolo Borrometi, Antonio Borrometi.
Questi sarebbero i commenti ritenuti diffamanti dal Borrometi, ma non dalla Procura della Repubblica di Ragusa, o per lo meno questa è la loro versione riportata nell’atto di opposizione all’archiviazione presentato dall’avvocato del Borrometi. Il Gennuso, secondo il Borrometi avrebbe detto di lui testualmente che:
“era disoccupato, avrebbe ottenuto una collaborazione giornalistica (con TV 2000) solo grazie all’interessamento del giornalista Morgante che a sua volta sarebbe stato strettamente legato ad Antonello Montante (imputato in un processo per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione); e pertanto avrebbe avuto il suggerimento da parte di ‘qualcuno’ di fare assumere il Borrometi ‘per rifarsi una verginità’ macchiata da tale vicinanza”.
Ebbene queste considerazioni, queste opinioni espresse dall’On. Gennuso, riportate così come le avete letto, nell’atto di opposizione all’archiviazione, dall’avvocato del Borrometi, lo ribadiamo, non sono state ritenute penalmente rilevanti dalla Procura della Repubblica ragusana.